Lidia Bonifazi e l’addio a Cuneo: “Quel palazzetto e la fascia da capitano mi resteranno nel cuore” | Si chiude il ciclo iniziato in B2 nel 2014: “Che ricordo la prima partita di fronte a 900 spettatori”

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4 anni di forti, fortissime emozioni. Lidia Bonifiazi si congeda da Cuneo dopo un percorso di crescita, sportiva ed interiore, ricco di successi, ma anche di formativi momenti di difficoltà: arrivata nella stagione 2014-15, per prendere la cabina di regia della neopromossa Cuneo Granda Volley nel campionato di Serie B2, la palleggiatrice romana è stata uno dei principali trait d’union della cavalcata biancorossa verso la sognata ed agognata Serie A, divenendo cittadina della Granda a tutti gli effetti.

 

Con il suo addio, legato a quello delle altre cuneesi d’oc del gruppo storico (che potrebbe essere ancora rappresentato da Alessandra Baiocco, possibile secondo libero nella prossima stagione), si chiude un cerchio che rimarrà comunque nella storia della pallavolo cuneese, aperto subito dopo la fine di Piemonte Volley e che ha colmato il vuoto lasciato a livello maschile, permettendo al “PalaBreBanca” di rimanere “vivo” in attesa della ricostruzione. Ed è proprio da quella B2 che parte il racconto dell’ex capitano, che insieme a noi ripercorre i suoi anni a Cineo: “Ho un ricordo splendido di quella squadra di B2, allenata da Andrea Berra, a cui devo tanto perchè è stato lui a volermi qui. Non eravamo di fatto “nessuno” ed a Cuneo il volley maschile aveva appena chiuso. Eppure, alla prima partita al palazzetto giocammo di fronte a 900 persone, forse spinte solo dalla curiosità, incredibile. Mi porto dei bellissimi ricordi di quel gruppo, con giocatrici come Daniela Biamonte e Luisa Calò, il mio primo capitano. Furono un grande momento anche i playoff, in cui sfiorammo la promozione, fermandoci solo in Finale. Fu un peccato, ma comunque splendido arrivare fino a quel punto”.

 

Promozione che arrivò comunque, ed ecco che si aprono le porte della B1, che sarà vissuta per due intense stagioni: “Il primo anno fu bellissimo: una squadra di ragazze “normali”, senza nessun nome altisonante. Facemmo però un grande campionato, divertendoci, con le emozioni dei primi derby, in cui tutte diedero il loro contributo, comprese le giocatrici dalla panchina: ed anche qui i playoff al primo colpo, che però non andarono bene. Ed un rimpianto, l’infortunio proprio sul più bello (anche se Giulia Tochio fu bravissima a sostiturmi)”.

 

Nessun ripescaggio o titolo sportivo acquistato, questa volta, ma l’intenzione della società di vincere sul campo: “Eravamo costruite per la promozione, ma non mancarono le difficoltà, anzi ce ne furono molte, arrivò l’esonero di Andrea Ebana, di cui ho comunque un ottimo ricordo. Devo dire che il gruppo fece la differenza, ci unimmo nel momento di difficoltà e vincemmo i playoff. E fatemi fare una menzione particolare per coach Maurizio Conti, entrato in punta di piedi, mai in prima fila, con delicatezza: era quello che ci serviva, la tranquillità”.

 

Il trionfo di Talmassons cambia tutto, Cuneo è in A2. “Ogni stagione mi ha dato qualcosa in più, cancellando qualcosa del passato e migliorandolo, e così è stato anche con la Serie A2. Devo ringraziare François (Salvagni ndr), che mi ha convinto ad accettare il ruolo da “vice” che non avevo mai ricoperto. La scorsa stagione mi ha dato tanto, facendomi capire molto su di me ed i miei limiti: nelle partite in cui ho potuto giocare ho detto la mia e francamente non me l’aspettavo. Insomma, un’annata che mi ha dato ulteriore consapevolezza”.

 

Ed ora il momento di congedarsi: “Mi porto dietro un bagaglio colmo di tantissime emozioni, belle e brutte, come normali che sia, che hanno anche lasciato cicatrice. Ma sono davvero felice di cosa ho fatto, di cosa ho dato e ricevuto da Cuneo. I momenti più belli? Dentro al campo tutti i playoff, non solo la finale vinta, in B1: abbiamo viaggiato in pochi giorni nel nord Italia, di continuo, sembrava di fare una maratona ogni volta. L’emblema di tutta la stagione: faticosa, ma bella. Fuori dal campo, sicuramente quelli con le compagne di squadra e coinquiline: tutte le volte che siamo state insieme, a chiaccherare fino a notte tarda anche per cercare soluzioni ai momenti no. E poi quella fascia da capitano e quel palazzetto che mi porterò nel cuore”.

 

Ora, un’estate sui campi da beach volley, in coppia con Anna Dalmazzo, nel circuito italiano, a caccia del podio, e poi una nuova avventura, tornando in B1: “Giocherò alla Pallavolo Montale, a pochi chilometri da Modena. Stanno costruendo una squadra con grandi obiettivi ed ambizioni, una società descritta come una grande famiglia e che mi ha cercato fortemente, insieme a coach Tamburello”. Ma con una promessa: “Quando possibile tornerò a vedere le partite di Cuneo, perchè quel palazzetto, sì, lo sento mio”.

 

Edward Pellegrino

In foto Lidia Bonifazi