Esportare macchinari “made in Granda” in Europa? Si può ma attenzione alla Direttiva Macchine

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Se gli incentivi 4.0 hanno messo il turbo alla produzione di impianti e macchinari rispondenti agli obiettivi di una crescente e più qualificata automazione dei processi industriali in tutti i settori economici, è importante che le imprese costruttrici, e quindi tutte le aziende principali e subfornitrici impegnate nel complesso processo di concezione e di messa a punto delle macchine, rispettino fondamentali Direttive europee affinché sia possibile agire commercialmente sui mercati dell’Unione Europea e quindi accrescere questa strategica voce delle nostre esportazioni nel contesto continentale.

 

Per questo motivo, dopo il successo della conferenza dello scorso anno dedicata all’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro della Categoria, le PMI aderenti a Unionmeccanica, la federazione di settore aderente a Confapi, propongono al grande pubblico degli imprenditori, dei professionisti e di tutti gli interessati, cittadini e istituzioni, un convegno – di rilevanza anche nazionale in ragione dei temi affrontati – sulla questione della Direttiva Macchine 2006-42-CE e degli Aggiornamenti normativi collegati.

 

L’appuntamento è fissato il 3 luglio prossimo nella sala conferenze del ristorante Villa Salina nel Comune di Moretta, a partire dalle ore 14 e 30.

 

Come spiega Paolo Cantelmi, dirigente dell’azienda costruttrice SEA Experience di Guarene e responsabile provinciale di Unionmeccanica, che aprirà i lavori con un saluto di benvenuto assieme al presidente di Confapi Cuneo Pierantonio Invernizzi, “la sfida 4.0 ha sollevato una pluralità di sfide per tutte le imprese che formano il mondo, assai composito, dei produttori di impianti e macchinari al servizio delle industrie nei diversi settori economici, dalla formazione del personale alla conoscenza degli adempimenti normativi, sempre più di derivazione europea, la cui applicazione è necessaria per poter esportare nel territorio dell’Unione Europea, dove le nostre macchine sono molto richieste come confermano i numeri e le tendenze della provincia di Cuneo nel commercio con l’estero”. Perciò “analogamente a quanto siamo impegnati a fare, a livello territoriale, per favorire la piena conoscenza del contratto nazionale di lavoro siglato da Unionmeccanica, e applicato da una platea di imprese addirittura più ampia della nostra stessa base associativa, vogliamo far sì che la Direttiva europea Macchine non diventi un fardello burocratico ma sia gestita in condizioni operative favorevoli e tali da farne una leva per aumentare la quota di mercato dei nostri produttori in Italia e nel resto del Continente, perché solo da qui potranno derivare vantaggi stabili per il mercato del lavoro e per l’occupazione qualificata. Oggi le PMI esprimono una domanda sempre maggiore di partecipazione e di coinvolgimento nelle attività e nei progetti delle loro rappresentanze di categoria, e le iniziative che stiamo organizzando come Unionmeccanica hanno questo specifico fine per arrivare a norme applicative intese non come ostacolo ma come strumento di rilancio produttivo attraverso un dialogo virtuoso fra Imprenditori, Tecnici e Istituzioni”.

 

Dopo i saluti introduttivi da parte dei vertici provinciali di Unionmeccanica e di Confapi, la conferenza entrerà nel vivo con la presentazione del tema da parte del dottor Paolo Trisoglio, amministratore delegato di Eurofins Product Testing Italy Srl, e con le successive relazioni che saranno coordinate dall’ingegner Franco Tanzarella, responsabile nel campo delle certificazioni meccaniche per macchine, ascensori e apparecchiature: da questi verrà una disamina pratica sia sulla differenza fra “macchina” e “quasi macchina” e sulla documentazione tecnica pertinente da predisporre come accompagnamento, sia sulle Normative tecniche di tipo B che impegnano, ai fini del loro rispetto e della loro osservanza, tanto i produttori quanto i distributori e coloro che devono importare i macchinari nei Paesi di destinazione all’interno dell’Unione Europea.

 

Vogliamo che, a conclusione di questo evento formativo, dedicato a tutte le realtà imprenditoriali metalmeccaniche della Granda, le PMI possano avere acquisito elementi di operatività in più per poter procedere con velocità ancora maggiore verso uno sviluppo pienamente europeo e quindi internazionale della loro attività produttiva. Se vogliamo che l’Europa sia vista come un mercato di grandi opportunità, e non più solo come un insieme di vincoli, è necessario che le sue regole siano conosciute e gestite in maniera semplificata e agevolata”, conclude Cantelmi.