A Carrù “Mens sana in corpore sano” con Federico Giraudo e Pietro Beruatto

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“Mens Sana in corpore sano”, ovvero “Sport, scuola e legalità”. Di questo si è parlato nella serata di lunedì 28 maggio andata in scena al teatro “F.lli Vacchetti”. E poi dalle parole si è passati ai fatti premiando con tre borse di studio i ragazzi delle classi terza media che meglio sono riusciti a conciliare lo studio con la loro attività agonistica.

 

Ospiti illustri i giovani calciatori Federico Giraudo e Pietro Beruatto, in una sorta di derby in famiglia. L’uno cresciuto nelle giovanili del Torino, l’altro proveniente dalla Primavera della Juve. Entrambi si sono ritrovati quest’anno come compagni di squadra al Vicenza. In mezzo a loro il giornalista sportivo Paolo Ghisoni che porta avanti un progetto importante fondato sulla “Giovane Italia”. In un libro, che è sostanzialmente un vademecum, ha voluto raccogliere tutti gli esempi di giovani calciatori italiani talentuosi e con la testa sulle spalle.

 

«È una sorta di elogio alla normalità – spiega Ghisoni – per capire come l’Italia può ripartire. Si esaltano fin troppo gli eccessi, il talento smisurato senza l’adeguato back-ground e gli effetti poi sono sotto gli occhi di tutti». Prosegue Federico Giraudo: «Ho giocato 10 anni, dai pulcini alla Primavera, nel Torino. Nel mentre mi sono diplomato al liceo classico e poi iscritto a Lettere, perché per me bisogna sempre avere una strada parallela». Pietro Beruatto, figlio d’arte perché il padre giocò a cavallo degli anni’80 col Torino e la Lazio gli fa eco. «Tutto parte dalla famiglia, ancora oggi temo e rispetto mio papà. Mia mamma in più ha sempre voluto che io studiassi e mi continua “a stressare” per farmi fare l’università. A breve dovrò scegliere quale facoltà. Lei intanto, a 60 anni, si è appena laureata al Dams…».

 

Organizzatori dell’evento e presentatori della serata, Nicola Schellino (avvocato e assessore comunale allo sport) e Luca Vargiu (ex procuratore sportivo che da un po’ di tempo collabora con Paolo Ghisoni) assicurano che non sarà un evento spot ma puntano a farlo rimanere appuntamento fisso ogni anno. “Abbiamo intenzione di riproporre ogni anno le borse di studio “Mens sana in corpore sano” – così l’assessore Schellino – per i ragazzi frequentanti la terza media che ad un alto rendimento e profitto scolastico abbinano la pratica sportiva agonistica presso un’associazione”. “L’idea con Paolo Ghisoni e La Giovane italia – aggiunge Vargiu – è quella di portare questo tipo di esempi di sportivi che allenano gambe e cervello in egual misura, anche nelle scuole per far capire che lo sport, il calcio in questo caso, non toglie nulla al resto anche quando si arriva a livelli professionistici.” I due, assieme alle autorità di Carrù rappresentate dal sindaco Stefania Ieriti, hanno poi omaggiato con le targhette di “Benemerenza sportiva” le associazioni e le realtà sportive della zona che si sono distinte. I premi sono stati assegnati all’Asd Carrù Calcio, all’Asd Twirling Carrù per i brillanti risultati conseguiti a livello nazionale e alla Pallacanestro Farigliano che continua a far crescere un gran numero di giovani e giovanissimi. La targhetta è andata anche a Luca Laratore, ex calciatore e ora podista e a Francesco Filippi, autore della grande impresa benefica “MArgenterA”. In chiusura la parte clou: la consegna delle borse di studio a tre studenti di terza media di Carrù che fanno sport a livello agonistico e in più spiccano per i loro risultati scolastici. La scelta è ricaduta su Tommaso Milani (calcio), Costanza Chiapella (basket) e Valentina Massimino (twirling).

 

c.s.