Juniores Provinciali: l’Olimpic Saluzzo batte il Valle Varaita e vince il campionato!

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Era la partita della verità, la partita che poteva decidere un anno fatto di sacrifici, di polemiche, di sfiducia, di coesione e di scissione, ma anche tanta voglia di far bene e di dimostrare il proprio valore.

I ragazzi dell’Olimpic Saluzzo potevano portare per la prima volta nella storia della società una Juniores ai regionali, un evento sportivo storico per questi colori. La squadra aveva bisogno dei tre punti, quei punti che gli davano la matematica vittoria di un campionato, inaspettato e quindi ancora più bello, con una giornata di anticipo, senza andare a battagliare e a svenarsi a Carmagnola. I torinesi seguivano l’Olimpic Saluzzo a quattro lunghezze e aspettavano un passo falso dei saluzzesi. Era una partita che si doveva vincere con i calzoncini sporchi e le maglie strappate, di denti stretti e nervi tesi……e così e stato. Davanti a un folto pubblico, allo stadio di via Donaudi di Saluzzo, l’Olimpic Saluzzo scende in campo con il consueto 4-3-3, assenti per infortunio capitan Marku e il brasileiro Alesso e per scelta tecnica Yoda, tra i pali Feta, difesa da destra verso sinistra Qira (capitano per questo incontro), Massimino, Capitini F. e Guler, davanti alla difesa Endemini con i due interni Rosso e Reda, trio d’attacco Tomatis, Justiniano e Ennia.

 

I saluzzesi sono concentrati e si vede già dalle prime battute del match, chiudono con ordine le avanzate del Valle Varaita e nelle ripartenze sono veloci e rapidi nello smarcarsi, pronti a far male l’avversario. Ma comunque le occasioni dalla distanza di Endemini e Ennia non danno preoccupazioni all’estremo difensore biancoazzurro. Come lui, anche i compagni, non avendo nulla da dire a questo campionato, giocano in scioltezza, senza preoccupazioni ma con decisione e durezza su ogni pallone, tanto da dover intervenire più volte l’arbitro Simone Parisi della sez. di Pinerolo. Ci provano Justiniano e Tomatis a divincolarsi nell’area varaitina ma nulla di fatto fino al 23° pt. quando Reda conquista palla a fondo campo avversario, accentrandosi verso il portiere, scarica indietro per l’accorrente Tomatis che insacca a colpo sicuro a porta sguarnita. 1 a 0 fino alla fine del primo tempo dove si lotta per lo più a centrocampo. Nonostante la supremazia territoriale sia a favore dell’Olimpic Saluzzo, il Valle Varaita pareggia su disattenzione della retroguardia saluzzese che non chiude rapidamente su calcio d’angolo corto dove l’attaccante avversario ha tutto il tempo per accentrarsi e mirare nell’angolino opposto della porta difesa da Feta. Il pareggio non demoralizza i saluzzesi che cercano con maggiore convinzione la vittoria. Rosso, Reda e Endemini fanno un gran lavoro per poter dare più palloni giocabili possibili al trio d’attacco. Il gol del 2 a 1 arriva al 35° del st. con lancio millimetrico di Guler dove trova Justiniano che facendo rimbalzare la palla colpisce di testa da sotto e scavalca il portiere in uscita. E’ il gol che potrebbe dare il titolo, davanti al proprio pubblico.

 

Il tempo sembra non scorrere più per i ragazzi saluzzesi che provano a far girare la palla per tenerla lontano dalla loro porta. Risentono della fatica i difensori dell’Olimpic, ma Massimino, Qira e Capitini F. sono delle rocce e fermano tutto quello che gli passano davanti. Il triplice fischio fa scattare la festa in campo con i tifosi e a seguire negli spogliatoi. Merito va anche a mister Nino Amoroso che centra la vittoria del campionato al primo anno nell’Olimpic Saluzzo, dopo tanti sfiorati, per poco, con Juniores e allievi regionali all’A.C. Saluzzo. In poco tempo ha saputo amalgamare, senza non troppe difficoltà, annate diverse, creando un gruppo che man mano ha acquisito fiducia e autostima. Sabato 26 ultima giornata in trasferta a Carmagnola per proporre anche chi ha giocato meno minuti e per preparare al meglio le finali provinciali che si terranno il 2 giugno, in campo neutro, sicuramente contro Corneliano e Monregale, le quali non hanno mai subito sconfitte nei loro rispettivi gironi.

 

c.s.