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L’eurodeputato Cirio denuncia: “In Piemonte rischiamo di perdere 2.5 miliardi di euro arrivati dalla UE”

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Sui tre principali fondi europei indiretti gestiti dalla Regione, il Piemonte è fortemente in ritardo: a lanciare l’allarme è l’eurodeputato Alberto Cirio insieme agli esponenti di Forza Italia in Consiglio Regionale Franco Graglia e Andrea Fluttero.

 

Su quasi 3 miliardi di euro (2,9 mld per l’esattezza) assegnati dalla programmazione europea al Piemonte per il periodo 2014-2020, al momento le risorse già allocate sui diversi bandi sono solo un terzo, circa 990 milioni, e quelle spese e già arrivate nelle tasche dei cittadini e del territorio ancora meno, solo 420 milioni di euro.

 

Su due Fondi in particolare il Piemonte è tra le regioni che si posizionano al fondo della classifica italiana per l’uso delle risorse europee. Si tratta del Fondo per lo sviluppo rurale (FEASR) e di quello per lo sviluppo regionale (FESR), rispettivamente al 13° e 18° posto. Migliore invece la gestione del Fondo sociale (FSE) su cui il Piemonte è 3° a livello italiano.

 

«Queste risorse vanno spese entro il 2020 – sottolineano Alberto Cirio, Franco Graglia e Andrea Fluttero – altrimenti il rischio è di perderle. Molti bandi devono ancora essere decisi e su quelli già avviati ci sono stati molto problemi di accesso, lungaggini ed eccesso di complessità e burocrazia».

 

«Come ho già ribadito più volte – aggiunge l’eurodeputato Cirio -, sono a disposizione per dare un supporto alla Regione su questi fondi e per lavorare insieme, fin da adesso, sulla prossima programmazione».

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