Il mondo della cultura piemontese piange il professor Silvio Viberti

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Il mondo della cultura piemontese piange Silvio Viberti, insegnante, scrittore, giornalista ma soprattutto ricercatore della lingua piemontese, spentosi presso la casa di riposo di Govone dopo aver compiuto, lo scorso 29 gennaio, 88 anni.

Originario di La Morra, Silvio Viberti dopo essersi laureato in Lettere e Filosofia ha insegnato presso la Scuola Enologica di Alba, professione condivisa con la moglie, la professoressa Maria Carla Ottazzi scomparsa nel 2016, conducendo parallelamente un’intensa attività di studio, promozione, divulgazione e tutela del dialetto e della cultura cuneese. Un’attività che ha fatto si che vedesse la luce ‘Rastlèire. Vocabolàri d’Arba, Brà, Langa e Roé’, vocabolario illustrato di Alba, Bra, Langhe e Roero, recentemente donato dal Sindaco Maurizio Marello e dalla delegazione albese a Papa Francesco insieme a un pregiato Tartufo Bianco. Questo interessante vocabolario è però solo uno dei numerosi libri scritti dal professor Viberti: la sua firma è stata posta anche nel testo teatrale ‘J Isiràri’ realizzato per il Centro Studi Piemontesi, mentre per Arvangia insieme a Angelo Manzone aveva scritto ‘Scarvagne’. Per anni, inoltre, era stato collaboratore de Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero per il quale aveva curato anche una rubrica dedicata al dialetto di questo territorio.

Silvio Viberti lascia i figli Mario, Silvana e Roberto ai quali vanno le più sentite condoglianze da parte della Redazione di Rivista Idea e Ideawebtv.it
Il rosario sarà recitato domani alle ore 20.30. I funerali saranno celebrati mercoledì 11 aprile alle ore 15 presso la chiesa della Moretta ad Alba.