Oltre 5.000 persone hanno partecipato alle XXVI Giornate FAI di Primavera | Un numero incredibile ha affollato i beni aperti a Cuneo, Fossano, Manta, Savigliano e Staffarda

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Grande successo per la ventiseiesima edizione della Giornata FAI di Primavera: più di 700.000 italiani in coda in tutte le città per visitare gli oltre 1000 beni aperti in 400 località d’Italia. Le Giornate FAI di Primavera si attestano ancora una volta come l’unica manifestazione capace di coinvolgere un numero così grande di persone interessate al patrimonio artistico e naturalistico italiano. Un incontro tra il FAI e la gente che è stato l’occasione per tutti gli italiani di scoprirsi “tifosi” del proprio Paese e delle sue tante bellezze nascoste.

 

Una straordinaria festa di piazza resa possibile grazie al fondamentale supporto di oltre 7.000 volontari e 22.000 Apprendisti Ciceroni. In provincia di Cuneo già dalla mattinata di sabato il pubblico si è avvicinato al banco FAI in via Roma a Cuneo, in cerca di informazioni sui beni e luoghi aperti nel weekend: coppie, famiglie o, più spesso, piccoli gruppi, provenienti non solo dalle città della provincia, ma spesso dal torinese, dal milanese e dalla Liguria, attirati dalla bellezza e dal fascino di luoghi normalmente chiusi, che hanno molto da raccontare. In totale oltre 5.000 persone sono state accolte nei luoghi aperti dalla Delegazione FAI di Cuneo e dai gruppi FAI di Fossano, Savigliano e Saluzzo nei rispettivi territori.

 

Il successo dell’evento, anche quest’anno, è andato ben oltre le nostre aspettative, evidenziando un trend in costante crescita: siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti e per il calore che, sempre, la gente ci manifesta. Vedere gruppi di persone e intere famiglie mettersi in coda ordinatamente provando l’emozione di scoprire il lato bello del nostro Paese, ci riempie di orgoglio”. È il commento di Françoise Giorgis, Capo Delegazione FAI di Cuneo. “Abbiamo constatato che molti visitatori sono arrivati anche da molto lontano e questo ci fa riflettere, confermando una delle osservazioni che più spesso viene spontanea quando scegliamo i beni da aprire: abbiamo tanti piccoli tesori nelle nostre città ma non cene rendiamo conto, lasciando ad altri il piacere di scoprirli.”

 

Torino, Alessandria, Liguria e il milanese sono i luoghi di provenienza di molti visitatori, attirati dall’evento che ormai è atteso come un appuntamento ricorrente a cui non mancare a cui si è aggiunto anche un gruppo di turisti tedeschi di passaggio a Cuneo, a cui è stata riservata una visita in lingua inglese grazie alla preparazione degli Apprendisti Ciceroni.

 

A Cuneo quasi 2000 persone sono entrate nei siti aperti a cura dei volontari ma il luogo più visitato, quello che ha destato la curiosità maggiore attirando moltissime persone, è stato il Teatro Toselli, nel centro storico di Cuneo, un luogo conosciuto dai cuneesi che lo frequentano da spettatori ma che non era mai stato aperto al pubblico per una visita dei suoi interni, compreso il “dietro le quinte”.

 

Una curiosità che ha attirato anche un gruppo di turisti provenienti dalla Germania, a cui è stata riservata una visita in lingua inglese dagli Apprendisti Ciceroni che si sono prontamente improvvisti traduttori con grande soddisfazione. Grande attenzione ha destato l’apertura di Palazzo Gondolo della Riva, casa privata della nobile famiglia cuneese in cui il conte Piero Gondolo della Riva in persona ha accompagnato gruppi di visitatori iscritti al FAI fra i salotti di casa e le ricche collezioni di oggetti, raccontandone la storia che si lega a quella della città e delle famiglie nobili della provincia.

 

In centinaia sono entrati nella Chiesa della Confraternita di Santa Croce, recentemente riaperta dopo una campagna di restauri durata due anni, che ne hanno permesso il recupero della parte alta e della cupola all’antico splendore. Inoltre sabato mattina è stato possibile visitare il Palazzo della Prefettura, sede decentrata del Governo in città, ammirando l’appartamento di rappresentanza che negli anni ha ospitato i capi di stato e i presidenti della Repubblica in visita a Cuneo.

 

A Fossano è stato aperto il palazzo del Comandante, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e della Banca, permettendo ad oltre cento visitatori di scoprirne gli ambienti di rappresentanza e la collezione di opere d’arte conservata nelle sale barocche, raramente aperte al pubblico.

 

A Savigliano il percorso proposto dal Gruppo FAI locale ha condotto oltre mille visitatori all’interno dei palazzi più belli della città, a partire da Palazzo Taffini e le sue sale riccamente decorate, per passare al cinquecentesco palazzo Muratori Cravetta, esempio unico di manierismo in Piemonte, entrando poi nel Muses, l’Accademia europea delle essenze, il polo museale tecno-sensoriale dove gli Apprendisti Ciceroni ed i volontari FAI, in collaborazione con la direzione del museo, hanno accompagnato i visitatori in una vera immersione nel mondo dei profumi. Centinaia di persone hanno aderito alla proposta di passeggiata culturale nella città, alla scoperta dei luoghi storici e artistici più significativi con la possibilità di visitare la Gipsoteca “Davide Calandra” e la sua ricca collezione di gessi.

 

A Revello i volontari del Gruppo FAI di Saluzzo hanno accolto centinaia di visitatori alla scoperta dell’Abbazia di Staffarda in un vero salto indietro nel tempo, coinvolti da personaggi in costume, attori e figuranti che hanno fatto rivivere l’atmosfera mistica del monastero. Inoltre, privilegio per gli iscritti al FAI, piccoli gruppi di appassionati hanno potuto salire al primo piano del complesso conventuale per visitare gli ambienti che ospitavano le celle dei monaci, per la prima volta aperte al pubblico.

 

In tutti i siti aperti da Fai, sono stati gli Apprendisti Ciceroni® a fare da guida ai visitatori: studenti delle scuole superiori locali, appositamente preparati da insegnanti, storici ed esperti d’arte, che si sono rivelati, per molti, una piacevole sorpresa per la loro accurata preparazione e chiarezza nell’esposizione. Un’esperienza che rimarrà nella loro formazione non soltanto scolastica, contribuendo alla crescita personale nell’apprezzamento del “bello”.

 

“È una grande soddisfazione, per noi volontari del FAI, vedere così tanta gente invadere palazzi, teatri e chiese in queste giornate, e soprattutto cogliere lo stupore sui volti di chi si rende conto di non conoscere affatto i beni artistici dei nostri paesi” commenta Roberto Audisio, Vice Capo Delegazione FAI di Cuneo. “Sono stati moltissimi, quest’anno, i visitatori che hanno voluto iscriversi al FAI, anche in coppia o con la tessera famiglia. In questo weekend abbiamo registrato più di 150 fra nuove iscrizioni e rinnovi: cittadini orgogliosi di poter contribuire allo sviluppo della Fondazione per la salvaguardia del patrimonio artistico ed ambientale italiano. Un grande segnale positivo che dimostra quanto il FAI stia crescendo, sull’esempio del National Trust inglese, dove oltre sei milioni di soci possono affermare di sentirsi a casa propria negli innumerevoli siti restaurati e restituiti alla collettività”.

 

Grande soddisfazione anche a Manta dove più di 1.100 persone hanno ammirato le sale affrescate del Castello della Manta e la chiesa di Santa Maria al Castello, bene FAI della provincia di Cuneo, esempio concreto dell’operatività della Fondazione. Far conoscere un’Italia mai vista e attraverso questa esperienza non solo arricchirsi culturalmente ma ritrovare la propria identità e riscoprirsi parte di un’Italia bella, che merita cura, rispetto e protezione. È questa la magia delle Giornate FAI di Primavera, che si è ripetuta anche quest’anno grazie all’impegno entusiasta degli oltre 100 volontari della provincia.