Intervento dei Forestali della Regione a Farigliano

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Nel Comune di Farigliano, tra il viadotto di ingresso al paese in arrivo da Cuneo e il ponte non più utilizzato della ferrovia, c’è una webcam attraverso la quale la Sala operativa della Protezione Civile controlla il regolare deflusso delle acque del Tanaro.

Duranti gli ultimi anni, lungo la sponda del fiume sono nati e cresciuti una decina di alberi di varie dimensioni che, in quest’ultimo periodo, per la loro altezza, coprivano le riprese, ostacolando la visione delle immagini e, di conseguenza, un attento e continuo monitoraggio di quel punto del Tanaro. Per cui, il Settore regionale della Protezione Civile ha sollecitato l’intervento dei Forestali sempre dipendenti dell’Ente piemontese. Il lavoro, coordinato da Stefanino Agù, ha visto in azione tre addetti delle squadre Valle Varaita e Valli Monregalesi. Essendo la riva del fiume separata dal piano superiore del terreno da una parete piuttosto ripida, l’operazione ha richiesto particolari accorgimenti di sicurezza. A svolgere il lavoro sono stati un operatore abilitato agli interventi su fune e un altro specializzato in quelli ad alta quota, i quali, dopo essersi legati ad alcuni sostegni nella parte superiore in piano della scarpata, hanno effettuato la discesa fino alla sponda del fiume. Lì, hanno tranciato le piante alla base. Le stesse, per evitare la loro caduta nel Tanaro, erano state agganciate in precedenza al mezzo cingolato che le ha tirate in superficie dove sono state sfrondate e tagliate a pezzi. Il materiale lavorato è rimasto a disposizione del Comune. “L’intervento – afferma Agù – finanziato con le risorse del Bilancio regionale destinate alle manutenzioni, aveva l’importante obiettivo di togliere gli ostacoli che impedivano le riprese della videocamera. Adesso viene di nuovo garantita la perfetta visione delle immagini”.

 

Soddisfatto l’assessore alle Foreste, Alberto Valmaggia: “Anche in questa occasione – dice – i nostri forestali hanno dimostrato la loro bravura e competenza. Il lavoro, pur essendo di piccola entità, rientra nella fondamentale opera di prevenzione dei possibili fenomeni di straripamento dei fiumi e di dissesto idrogeologico: un percorso che la Regione sta portando avanti da tempo con investimenti e azioni concrete sul territorio”.