La riduzione delle aule nella Media di Via Bersezio “scalda” il Consiglio Comunale di Cuneo | 24 le richieste d’iscrizione non ammesse: “Bisogna rispettare le norme di sicurezza ed i limiti di capienza”

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Nasce da una lettera inviata dal Presidente della Provincia, nonchè Sindaco di Cuneo, Federico Borgna, alla dirigente scolastica della Scuola Media “Massimo D’Azeglio” di Via Bersezio, uno dei temi che hanno infiammato il Consiglio Comunale tenutosi ieri, lunedì 19 marzo.

Nella missiva infatti, la preside viene è stata informata della decurtazione di tre aule alla Scuola Secondaria di Primo Grado per l’anno scolastico 2018-19, trovandosi nella necessità di procedere alla necessità di formulare una graduatoria di iscrizione, con l’esclusione di 24 alunni; contestualmente sono state assegnate alle Magistrali tre aule comunicanti sia con l’edificio che ospita il “D’Azeglio” sia con quello che ospita il “De Amicis” decisione resa nota alle due scuole il 6 marzo con una lettera a firma dello stesso Sindaco e Presidente della Provincia.

 

Il caso è stato di fatto al centro della seduta del Consiglio, con ben 4 interpellanze portate all’Ordine del Giorno. Ad aprire il dibattito, il Movimento 5 Stelle,  con il consigliere Manuele Isoardi: “Vogliamo capire le motiviazioni di questa scelta e peccato che il Sindaco non sia qui oggi. E’ stato fatto un atto di imperio sottraendo tre aule, di cui una il laboratorio musicale in una scuola musicale. Questa scelta ha costretto alcune famiglie da spostarsi da una scuola all’altra, andando a ripensare ad un percorso educativo già impostato in precedenza, fra scuole elementari e media. All’interno di un percorso verticalizzato dall’asilo alle medie, le famiglie trovano ora una deviazione che potrebbe creare problemi. Vengono addotte motivazioni relative a gestione degli spazi e della sicurezza, ma fa strano tutto questo e, soprattutto, queste decisioni costringono ad una gestione di anno in anno del percorso fermativo, senza continuità. Le famiglie attendono delle risposte perchè stanno subendo un disservizio“.

 

Dalla maggioranza, un richiesta di chiarimenti da Cuneo Solidale Democratica, nelle parole del consigliere Tiziana Revelli: “Abbiamo ritenuto opportuno portare l’argomento nel dibattito, visto il malcontento venutosi a creare dopo la lettera alla dirigente scolastica ed il timore, poi per alcuni divenuto realtà, di rimanere fuori dalle graduatorie. Interpelliamo il sindaco per sapere tre cose: se sussistano un nesso di causalità diretta tra l’assegnazione delle tre aule all’Istituto De Amicis e la futura offerta didattica della scuola media “D’Azeglio; quali considerazioni si siano poste alla base della decisione di assegnare tre aule attualmente in uso alla scuola secondaria di primo grado di Via Bersezio all’Istituto magistrale “De Amicis”; a quale uso sono attualmente destinate dalla scuola media D’Azeglio le tre aule delle quali è stata disposta l’assegnazione al De Amicis”.

 

Acceso l’intervento del Consigliere Giuseppe Lauria, che si rivolge direttamente alla collega: “Capisco il gioco delle parti, capisco che sia più facile protestare che condividere, soprattutto quando le scelte sono incondivisibili. Chiedo alla collega della maggioranza se sia normale che una famiglia riceva a marzo una lettera in cui si dice “non puoi scegliere qui”: per la sua maggioranza è normale, così come in passato con la medesima modalità si sono attuate delle scelte scellerate che ora si stanno pagando. Non so cosa si aspetti, con domande stupide a cui seguiranno risposte stupide per avvalorare una scelta stupida, non suffragata da elementi. Ora ci state spiegando che ci sono problemi di sicurezza, levate tre aule di bambini mettendone tre di adulti: vi sitete posti il problema di chi sono le aule? Vorrei chiederlo al Sindaco che quando si parla di cose interessanti non c’è mai. Mi chiedo con quale criterio prendete le decisioni, anche sul tema scuola: vi arrogate il diritto di scegliere al posto delle famiglie. Problemi di sicurezza: o ci sono o non ci sono, e se ci sono dovete dimostrarlo dati alla mano, oppure ci state solo prendendo in giro“.

 

Sono stati fatti degli errori, sia dall’amministrazione scolastica che comunale – così Maria Luisa Martello – . Oggi mi sono recata presso le aule della Scuola Media e mi sono chiesta il motivo per cui accontentare l’Istituto Magistrale senza nessuna motivazione che supporti la richiesta di cedere tre aule. La considerazione da fare è: i ragazzini della Scuola Media sono in fase adolescenziale, hanno bisogno di lavoratori, di spazi, di creatività per capire quale sarà il loro iters scolastico. Il problema della sicurezza, ed ha ragione il collega Lauria, viene tirato fuori solo quando fa comodo. Si parla del passaggio sui gradini verso l’uscita: con tre porte aperte (ne ho trovata aperta solo una) non sussistono problemi di sicurezza.Le scelte dei genitori devono essere rispettate, non si capisce perchè, nonostante sia solo una classe quella in esubero, si concedano tre aule. Viene da pensare che questo sia un problema costruito apposta, ma non un vero problema: guardiamoci in faccia e diciamoci la verità. L’Amministrazione sta raccogliendo un malcontento generale, a partire dal caso di Piazza Europa. Le scelte dei genitori vanno rispettate: ci si incontra, si formulano dei criteri e vanno rispettate. Questo è caos“.

 

A rispondere, per la Maggioranza, Sara Tomatis del PD: “E’ emerso il problema il problema dell’evacuazione dalla scuola, relativo ad un numero di allievi per piano. La normativa è quella predisposta dai Vigili del Fuoco che va rispettata anche per questa scuola. Capisco l’esigenza di coniugare l’esigenza alla sicurezza con il diritto allo studio: nel caso specifico il numero di famiglie colpite da questa difficoltà (24) fra residenti e non. Per i residenti una soluzione può essere offerta dalle altre Medie che possano soddisfare i criteri delle famiglie“.

 

Ancora una volta voglio precisare che tutti i discorsi che stiamo facendo ora, dovevano essere fatti prima – aggiunge Luciana Toselli di Cuneo Bene Comune – . così come accaduto per la Scuola Lattes o per Piazza Europa. Quando una famiglia iscrive un allievo a scuola, ha già programmato cosa farà, chi dovrà assisterlo ed andare a prenderlo. Certe cose possono essere deciso se si spiega chiaramente cosa si vuole fare e perchè. A volte mi sento a disagio perchè non riesco a dare delle risposte a chi mi pone dei problemi“.

 

Questa la risposta dell’Assessore Giordano: “La Scuola Media di Via Bersezio è sottoposta alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco, rinnovate dal 2001 di anno in anno e rinnovate nel 2016. Per cui l’edificio è idoneo per 395 persone, fra alunni, insegnanti e personale di vigilanza. La pratica di idoneità viene fatta dal Comune, la capienza è determinata dalla combinazione di più fattori fra cui la capacità di esodo e la dimensione dei locali adibiti ad aule ordinarie. Il seminterrato è occupato da aule non ordinarie ma utilizzabile per attività specialistiche e laboratoriali. Il dato massimo di accoglienza è conosciuto dai dirigenti scolastici che ne devono tenere conto in fase di formazione delle classi. Al termine dell’anno scolastico in corso, in cui la Scuola Media ha raggiunto quasi il limite massimo di capienza, saranno 115 gli studendi che concluderanno il loro percorso scolastico, uscendo dall’edificio. Le iscrizioni pervenute per la Scuola Media sono di 144 e la dirigenza scolastica, per rispettare il numero massimo di 395, non poteva ammetterne non più di 120. Per questa ragione la scuola ha predisposto una graduatoria di ammissione limitata, escludendo 24 alunni, con criteri, che assicurano la continuità didattica, assunti da una delibera pubblicata sul sito della scuola precedentemente alle iscrizioni e resa nota alle famiglie prima delle iscrizioni. Ad oggi mi è stato comunicato che i 24 esclusi hanno già presentato iscrizione nelle altre scuole e sono stati accolti. Non ci saranno riduzioni all’organico dei docenti, non cambiando il numero delle classi“.

 

Continuiamo a non capire il perchè del passaggio delle tre aule da una scuola all’altra. – così il consigliere Isoardi in una delle controrepliche – I cittadini presenti qui oggi hanno vistosamente informato tutti noi della difformità fra la versione data da loro e quella data dall’Assessore. Chiedo un altro incontro per discutere nuovamente di questo tema, per fare chiarezza e capire chi ha ragione e chi no. Questo approccio denota una vostra strana coerenza: ci hanno reso sì partecipi delle scelte fatte, ma senza nessun percorso condiviso negli anni, agendo d’imperio e facendo dei danni“.

 

Redazione Ideawebtv.it