Il senso dell’amore verso gli altri nel premio Amelia 2018 dei club Zonta della Granda | A Mariangela Buzzi, Maria Vittoria Oddero, Maria Adelaide Gullino, il riconoscimento di Zonta Cuneo, Alba, Saluzzo. La 15° edizione si è svolta a Cuneo

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Mariangela Buzzi, Maria Vittoria Oddero, Maria Adelaide Gullino, rispettivamente le tre fondatrici: di Adas Cuneo, “Ho Cura” di Alba, Anffas Savigliano, punta di diamante del mondo del volontariato sanitario e sociale della Granda, sono le tre donne speciali Amelia 2018, riconoscimento istituito dai club Zonta della Provincia: Cuneo ( capofila quest’anno) Alba e Saluzzo.

Racchiusa nel premio, alla 15° edizione, la riconoscenza di tantissime persone che hanno aiutato e che si è legata all’abbraccio commosso e sentito dei presenti, nel salone d’onore del municipio di Cuneo, dove si è svolta la cerimonia, venerdì 16 marzo.
“Donne eccezionali, a cui dire brava: sei un esempio” – la sottolineatura dell’Area Director Ivana Sarotto. – donne che nel corso della vita hanno dato aiuto a chi soffre. Un premio che fa onore al club, anche per l’ambito in cui è stato assegnato”.
A portare i saluti dell’Amministrazione cuneese, l’assessore alle Pari Opportunità Cristina Clerico, che ha evidenziato il concetto di dignità trasversale al tema, dalla sofferenza alla disabilità.

“Premiato il senso dell’amore verso gli altri” parole della presidente di Zonta Cuneo Iris Musselli che ha consegnato la targa con l’immagine dell’icona di Zonta International, Amelia, prima donna aviatrice nella storia del volo, a Mariangela Brunelli Buzzi. Dopo aver creato nel 1982 l’Avo, (Associazione Volontaria Ospedalieri) ha fondato nel 1990 l’Adas Cuneo per le Cure Palliative ai sofferenti. Grazie al team di medici esperti di terapia del dolore, infermieri, psicologi, operatrici socio sanitarie e volontari l’associazione, ad oggi, ha seguito nella propria abitazione, circa 2800 pazienti. Da Mariangela Buzzi, il ringraziamento e l’auspicio “che i medici all’Università, abbiamo come materia obbligatoria l’Umanità e imparino a tener per mano i loro pazienti”.
Se oggi nell’Asl Cn2 c’è l’onlus “Ho cura” che dal 2015 si occupa dell’assistenza diretta dei pazienti terminali a domicilio, è grazie alla premiata del club di Alba, presentata dalla presidente Agata Comandè : Maria Vittoria Oddero, già primario di Medicina interna dell’Ospedale della città “Non chiamiamoli malati termali, sono malati non guaribili, ma curabili – ha sottolineato la fondatrice, portando l’accento sullo speciale rapporto d’amore che si crea tra volontario e assistito che rende più forti e con meno paura della morte. “E ‘importante diffondere la cultura del fine vita e delle cure palliative che le persone devono imparare a richiedere”.