Rifreddo, la giunta contro le nuove norme sugli eventi pubblici

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Non sono per nulla piaciute alla giunta rifreddese guidata dal sindaco Cesare Cavallo le nuove regole per le manifestazioni approvate nell’ultimo periodo. Infatti l’esecutivo rifreddese ha approvato un atto di indirizzo che critica fortemente sia la circolare Gabrielli in materia di sicurezza sia le nuove regole e modalità operative emanate sulle richieste di somministrazione temporanea di alimenti in occasione di feste e sagre.

 

Sul primo versante gli amministratori rifreddesi lamentano la ormai “classica” assimilazione tra situazioni che non hanno nulla in comune col risultato di imporre vincoli assurdi e assolutamente non necessari. “Le norme in materia di sicurezza sugli eventi – commenta sarcastico il primo cittadino Cesare Cavallo – sono un classico esempio di come in Italia si lascino scappare i buoni e poi si blindi non solo il recinto ma anche la casa del fattore. Siamo, infatti, passati da una regolamentazione quasi nulla ad una esagerata che impone anche a piccoli eventi sforzi organizzativi ed economici assurdi.

 

Pensiamo – ci illustra il primo cittadino – ad una piccola manifestazione come la nostra “Giornata contadina” oppure al nostro piccolo carnevale. Eventi che per essere perfettamente in regola vedrebbero il centro del paese barricato e riempito di indicazioni su vie di fuga e cose simili. Ovviamente si tratta di misure quasi impossibili da realizzare con le nostre risorse economiche e che spesso vengono omesse senza che nessuno abbia nulla da ridire ma che nel malaugurato caso succedesse qualcosa metterebbero nei guai organizzatori ed Amministratori comunali. Insomma per dirla in altre parole da Roma fanno delle gran belle leggi ben sapendo che sono inapplicabili ma che consentono di lavarsi la coscienza e di scaricare sui sindaci le responsabilità della loro mancata applicazione in caso di problemi”.

 

Giusto per aiutare la sopravvivenza di questi piccoli eventi alla circolare sulla sicurezza si è poi recentemente quella  sulle somministrazioni temporanee di alimenti e bevande. Un altro bellissimo esempio di semplificazione. Infatti la nuova normativa prevede che tutte le pratiche non siano più inviate all’Asl dai comuni ma debbano passare obbligatoriamente dal Suap (Sportello Unico delle Attività produttive) attraverso la compilazione di un modulo online appositamente predisposto. Un modulo composto da ben tre parti diverse che è lo stesso sia per chi deve aprire un bar in centro a Torino sia per chi deve fare una somministrazione di due ore per la polenta di durante il carnevale di Rifreddo.

 

Noi come amministrazione – chiosa il sindaco – non siamo certo contro le innovazioni tecnologiche ed anzi in questi anni abbiamo dato spesso prova di essere all’avanguardia in questo campo ma un conto e prevedere una procedura online un conto e costringere associazioni, che magari lo fanno una volta all’anno a compilare moduli online, dove per trovare la voce somministrazione ci vuole più tempo che ha compilare la vecchia domanda che si inviava all’Asl. Tra l’altro c’è anche da far notare che rispetto al passato dal punto di vista sanitario sul modulo unificato ci sono meno informazioni legate agli alimenti cosa che probabilmente non aiuterà l’Asl stessa nel programmare i controlli. Una situazione che si commenta da sola e che ancora una volta dimostra come che mette in piedi queste “innovazioni non ha la minima idea di come funzionino le cose nelle piccole realtà. Una mancata conoscenza che spesso va a braccetto con la volontà evidente (ma mai dichiarata) di alcuni amministratori degli enti superiori di far sparire i piccoli comuni sottraendo agli stessi le funzioni fondamentali e rendendo sempre più difficile e complicata la loro vita amministrativa attraverso vincoli assurdi e pastoie burocratiche. Un progetto contro il quale in questi anni come amministratori rifreddesi abbiamo sempre lottato e che, nel nostro piccolo, vogliamo portare avanti anche attraverso questa delibera e la richiesta di modificare le norme in questione. Più in dettaglio chiediamo agli enti superiori che le manifestazioni con meno di 5000 partecipanti vengano esentate dai recenti obblighi sulla sicurezza e che, in tema di somministrazione di alimenti e bevande in occasione di manifestazioni venga predisposta una procedura autorizzativa semplificata. Ovviamente nel frattempo occorrerà posticipare, quanto meno fino a dopo l’estate, la folle procedura sulle comunicazioni di  somministrazione di alimenti in occasione di feste e sagre”.