Bogre, il film: in partenza verso l’Occitania catara

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Tolosa, St-Felix-Lauragais, Carcassone, Beziers, Queribus, Montsegur, Montaillou, Pamiers: ecco alcuni centri della storia del catarismo occitano che la troupe di “Bogre – Il film” visiterà dal 24 febbraio al 4 marzo, in un attento sopralluogo in vista delle riprese che al momento sono previste a metà aprile. Niente sarebbe stato possibile senza il grande successo della campagna di crowdfunding che in 60 giorni ha coinvolto 194 sostenitori e raccolto 14.225 € sulla piattaforma online produzionidalbasso.com e un migliaio di euro versati sul conto corrente postale da chi non aveva dimestichezza con questo sistema di raccolta.

 

Non potevamo sperare di meglio, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e superato lo scoglio più grande: partire per l’Occitania catara”. Così Ines Cavalcanti commenta la riuscita di quella che in lingua d’òc chiamano “la culheta”: grazie al sostegno di ogni singolo donatore il progetto del viaggio di Bogre – fino a ieri solo su carta – oggi è diventato realtà.

 

Fredo Valla, il regista del film, autore di numerosi documentari e da molti conosciuto come sceneggiatore del film di Giorgio Diritti “Il vento fa il suo giro”, dice di Bogre: “Racconteremo un viaggio delle idee nell’Europa del medioevo, un viaggio che ha come protagonisti due tra le grandi eresie medievali, quella dei catari e quella dei bogomili. Riguardo al crowdfunding devo dire che lo trovo un mezzo straordinario che può essere messo a servizio di grandi progetti culturali. A parte gli amici occitani, devo ringraziare tante persone su e giù per l’Italia e l’Europa che da anni seguono il mio lavoro e non perdono l’occasione per ricordarmelo e darmi una mano. L’aspetto incredibile di questa esperienza è che grazie al web la comunicazione si è estesa e il progetto ha avuto sostegni anche importanti da persone che non  hanno alcun rapporto né con noi né con la realtà italo-francese-occitana”.

 

Il gruppo di lavoro di Bogre, che a Valla e alla Cavalcanti unisce  Andrea Fantino ed Elia Lombardo, come collaboratori allo sviluppo del progetto e tecnici di ripresa, ha visto aggiungersi per l’occasione Amina Marini, che ha coordinato fin dall’inizio la comunicazione e la campagna di crowdfunding: “la gestione di una campagna di questo genere richiede tanto tempo e  impegno su più fronti ma Ines e Fredo hanno una fitta rete di relazioni, sono persone che hanno alle spalle 40 anni di lavoro sul territorio e me ne sono accorta fin dai primi giorni: il pubblico si è subito affezionato al progetto e aveva voglia di parteciparvi”.

 

È questa la ragione che ha portato associazioni attive sul territorio a sostenere il film, come La Cevitou o La Ghironda, senza contare il sostegno economico che giungerà  da alcuni enti pubblici tra cui Espaci Occitan e Consorzio Forestale Alta Val Susa. Se nella prima tappa nella Bulgaria bogomila la troupe di Bogre aveva avuto il determinate appoggio scientifico e logistico del Centro Ivan Dujcev di Sofia, per l’Occitania catara potrà contare sull’importante sostegno del Cirdoc – Centre InterRégional de Développement de l’Occitan – che, partner esecutivo del progetto, ha contribuito all’individuazione degli esperti e ospiterà Bogre, coprendo le spese per i viaggi di sopralluogo.

 

A fine febbraio Fredo Valla incontrerà alcuni tra i più grandi esperti di storia del catarismo francese e del contesto sociale che l’ha ospitato:  Pilar Jimenez Jean-Louis Gasc, Bertrand de la Farge…. Sono stati fissati appuntamenti anche con archeologi locali, tra cui Fabrice Chambon e Magali Husson. Un’attenzione particolare verrà data al paesaggio, come elemento visivo capace di raccontare una storia che l’ha attraversato anche drammaticamente.

 

 “Il grande risultato è avere già un pubblico! Sono in tanti ad aspettare il film, sono in tanti ad esserne incuriositi. Si è creata una rete di persone appassionate, che hanno a cuore la difesa e la promozione della memoria storica. Ora tocca a noi… al lavoro!”, conclude Fredo Valla.