LPM Mondovì-Marignano, -3! Coach Maurizio Venco: “Si affronteranno due grandi collettivi” | Il tecnico della Lilliput analizza la finalissima di domenica al Paladozza. E sulla sua ex società: “Un esempio unico che unisce città, tifo e squadra”

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Ha contribuito a costruire il sogno Serie A, raggiungendola nel 2016 dopo un grandissimo cammino playoff in B1. Ora Maurizio Venco, head coach della Lilliput Settimo, assisterà da spettatore, ma con i colori rossoblu sempre nel cuore, alla storica Finale di Coppa Italia di A2 che la LPM Mondovì giocherà domenica 18 febbraio al PalaDozza di Bologna, contro Marignano.

 

Il coronamento di un lungo processo di crescita di società, passato anche da una sofferta stagione da neopromossa, la scorsa, subito cancellata grazie alla rivoluzione tecnica portata da coach Davide Delmati. Non nasconde, Venco, un po’ di emozione, seppur da esterno, parlando di questo appuntamento: “Voglio esprimere la mia contentezza per l’obiettivo raggiunto dalla LPM e dalla città di Mondovì, sperando possa diventare ancora più bello. Se lo meritano: ho assistito alla semifinale a Chieri ed è stata una partita da brividi: è difficile trovare una società che unisca così città, tifo, giocatori, nel trascinare tutto il territorio. Un esempio più unico che raro. E devo dire che ho provato anche un pizzico di nostalgia nel vedere tutto questo bellissimo mondo, del quale ho fatto parte e del quale conservo ottimi ricordi: penso che questa Finale sia la sintesi dei sogni del nostro storico presidente Turco e penso che nemmeno lui potesse immaginarsi che la sua creatura potesse arrivare così lontano“.

 

Sulla gara: “Penso sarà una bella partita – prosegue il coach – : seguendo da fuori ho avuto l’idea che sono arrivate in finale due squadre con due grandi collettivi, che giocano da squadra e non sui singoli. Marignano? Dalle informazioni che ho recepito, giocano una grande pallavolo con uno dei migliori allenatori dell’A2″. E Mondovì? “Paolo Borello è riuscito a trovare l’alchimia, ad unire giocatori che si completino l’uno con l’altro. A partire dalla mia ex giocatrice Federica Biganzoli, ragazza eccezionale, che ho sempre definito un “equilibratore” perchè sa fare tutto, dando equilibrio alla squadra. Ma poi hanno anche due buonissimi centrali, un opposto come la Bici che, seppur a volte discontinua, che “tira tutto”, dando buon impulso alle gare; e poi una palleggiatrice non appariscente ma che mi dà l’impressione di non sbagliare mai una scelta, sempre lucida, fortissima in difesa e che sa tenere la gara in mano. Poi mi hanno impressionato il libero Silvia Agostino (contro Chieri ha deciso la gara in difesa nel tie-break) e Jessica Rivero: non ricordo una giocatrice forte come la spagnola in A2, probabilmente di altra categoria. La panchina è buona, ma una menzione devo farla per l’allenatore: molto preparato e con un carisma eccezionale“. 

 

Ricordiamo che da Mondovì partiranno ben 500 persone, fra pullman organizzati e iniziative private, per una giornata, si spera, da sogno.

 

Edward Pellegrino – Redazione Sportiva