Cuneo: quasi completamente coperti i posti da scrutatore per le elezioni del 4 marzo

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Si è chiusa il 31 gennaio scorso la selezione degli scrutatori in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.

La selezione, che prevedeva, attraverso l’invio di un apposito modello, la conferma della disponibilità tra coloro che avevano presentato domanda per essere inseriti nell’Albo unico delle persone idonee all’ufficio di scrutatore, stabiliva inoltre di dare priorità nella scelta a studenti e disoccupati.

In totale sono state presentate 226 domande (su un totale di 228 posti disponibili, quindi con una copertura prossima al 100%), di cui 99 da parte di studenti e 53 da parte di disoccupati.

 

La Commissione elettorale comunale, riunitasi in seduta il 7 febbraio, ha deciso, per coprire i 2 posti mancanti e i ruoli di supplenti, di confermare la priorità verso i più giovani, stabilendo di chiamare, tra i presenti all’interno dell’Albo unico delle persone idonee all’ufficio di scrutatore, in ordine anagrafico, partendo da quelli con minore età.

L’approvazione definitiva degli elenchi completi degli scrutatori avverrà il 12 febbraio, in seduta pubblica.

 

«Avevamo stabilito – dichiarano i 3 componenti della Commissione elettorale comunale, i consiglieri Simone Priola, Maria Laura Risso e Manuele Isoardi – di dare la priorità a studenti e disoccupati per dare a queste categorie la possibilità di ottenere un piccolo aiuto economico, cosa che riteniamo molto importante in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Sinceramente non ci aspettavamo di avere un riscontro così positivo, perché su 228 posti disponibili ben 152, ovvero i 2/3, saranno coperti proprio da appartenenti a queste due categorie. Abbiamo quindi stabilito, trovando fin da subito totale accordo, di proseguire su questa linea: per coprire i posti mancanti e per selezionare i supplenti abbiamo deciso di ordinare l’Albo unico delle persone idonee all’ufficio di scrutatore per età, partendo con le chiamate dai più giovani. Vogliamo infatti favorire il più possibile la partecipazione alla vita politica delle nuove generazioni, perché crediamo che il mettersi a disposizione della comunità rappresenti un importante segnale di impegno civico, fattore da non sottovalutare nei confronti di una generazione in cui riscontriamo una forte diffidenza verso la “cosa pubblica” e i suoi rappresentanti