Mantini: “Il Governo PD trasforma i vigili in “postini di Equitalia” e addossa l’impopolarità ai sindaci”

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Si comincia ad accendere la campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Tutte le forze politiche italiane si stanno muovendo alla ricerca dello ‘Scacco Matto’ all’avversario con analisi della situazione attuale. Sulla questione delle cartelle esattoriali di Equitalia interviene la capogruppo Lega Nord Fossano Anna Mantini che ci ha contattato per dire la sua sulla questione.

 

Ci risiamo. Con la scusa di liberalizzare e semplificare i servizi o di affidare più poteri e competenze agli Enti locali o comunque a soggetti diversi dal Governo centrale (dai vigili urbani ai corrieri privati), Gentiloni e il PD delegano il lavoro impopolare della notifica di cartelle esattoriali ai Comuni o agli spedizionieri diversi dalle Poste.

 

Questo significa, come viene sottolineato dai mezzi di informazione economico-finanziaria e dallo stesso sito internet dei deputati del PD, che se per le attività di notificazione esattoriale siano necessari più adempimenti, questi potranno essere distribuiti fra varie autorità anche periferiche e locali, al fine di poter in ogni modo bussare alla porta del contribuente, rafforzando quindi non le garanzie per quest’ultimo ma ulteriormente lo Stato di Polizia fiscale che, nel caso specifico, assume il volto dei vigili urbani e quindi, in definitiva, del Sindaco.

 

Fermo restando che è interesse di tutti creare le condizioni migliori affinché i contribuenti vengano messi in condizione di adempiere con serenità, e non come avviene oggi con il cuore in gola ogni volta che suona il campanello di casa, agli obblighi in materia fiscale, trovo assurdo come, dalle parti del centrosinistra, non ci si renda ancora conto del fatto che queste condizioni non si realizzano con un clima da “caccia all’evasore” – che nella grandissima maggioranza dei casi tale non è, trattandosi di contribuenti alla luce del sole ma messi in difficoltà dalla crisi – ma vengono favorite attraverso un dialogo reciproco e alla pari. Perché, alla fine dei conti, quella che manca è non la volontà ma la liquidità finanziaria a famiglie e imprese.

 

In una triste realtà dove furti, truffe e aggressioni creano sempre più allarme in Piemonte e nella nostra Provincia, non solo per i numeri ma anche per le modalità sempre più brutali con cui avvengono, è amaro immaginare che un vigile urbano, o agente di polizia municipale, venga chiamato a fare il “postino di Equitalia o Agenzia Entrate” anziché a presidiare la sicurezza pubblica.

 

Per questo diventa sempre più importante che i sindaci, a prescindere dal loro colore politico, si rendano conto della condizione a cui vengono ridotti e costretti da leggi che si ricordano delle autonomie locali solo per scaricare su di esse il “lavoro sporco”.

 

Anna Mantini
Capogruppo Lega Fossano