Campionati Italiani di Ciclocross in Valsesia, tanti amatori per un’unica favola

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La gara più importante dell’anno per eccellenza, in grado di scaldare il clima anche in una mattinata fredda come quella che hanno trovato i 205 amatori (record) iscritti che hanno dato vita a gare bellissime dove agonismo e amicizia sono andati a braccetto per la gioia di tutto il velo Club Valsesia e della sua Predisente Silvia Bertocco, la quale ha dato l’anima per la buona riuscita dell’evento nel paese dell’indimenticato europarlamentare Giuanluca Buonanno e aiutata dai “Rapaci” che con lei hanno un rapporto davvero speciale, è stato un successo clamoroso.

Primi a partire, alla presenza del presidente regionale Valerio Zuliani e di quelli provinciali Alberto Filippini, Mauro Vanoni e Giuseppe Andreose, i super A, sono tanti e c’è …traffico in tangenziale, Claudio Dovigo fatica un po a portarsi in testa ma quando lo fa si ricorda del suo prestigioso passato azzurro e lotta come un leone per staccare un indomito Gianfranco Mongrandi, alla fine la storia si ripete come tre anni fa dove proprio su questo percorso conquistò l’europeo e si regala l’ennesimo tricolore per la gioia del suo Presidente Benato che a stento trattiene la commozione.

 

Per vivere la storia bisogna conoscerla e quella dell’Auzate ci racconta come con pochi corridori ma di valore assoluto, si può lasciare una traccia profonda e inimitabile, uno di questi è il cannibalesco Lucio Pirozzini (super B) che ha corso alla sua maniera, testa bassa e pedalare dal primo all’ultimo metro, anche se alle costole hai un’icona del ciclismo titolato come il veneto Paolo Damolin che alla fine deve arrendersi allo strapotere dell’Alpino di Macugnaga. Altro corridore di Giulio Moretti che non fa sconti a nessuno e compie l’ennesima prodezza che è figlia dell’esperienza e della serietà professionale è senza dubbio di Massimo Valsesia , G2, che domina su Maurizio Busato e Claudio Biella e dedica la vittoria alla moglie Luigina e al suo Presidente che vive una giornata da favola quando fra le donne A vede arrivare solitaria, anziché Giulia Ballestri che fino al suono della campana aveva dominato, la sua neo tesserata Laura Vecchio, la più lesta ad approfittare di un incidente meccanico della fuggitiva ma, questo è il ciclismo, a volta da e a volte toglie ma Laura onestamente e a microfoni aperti, ammette che moralmente Ballestri avrebbe meritato altra sorte.

 

Chiude la saga delle vittorie Auzatesi il fenomenale Bum Bum Ballini ( Debuttanti) che come al solito dà spettacolo pennellando le curve come un pittore e scattando come un felino, non ce n’è per nessuno, è forte e motivato ed è accolto vittorioso e felice come una star quando gli speaker Caputo e Gulmini esaltano il suo nome e la dedica è tutta per nonno Battista che è gravemente malato. La regina delle super B ancora una volta è l’elegantissima e potente Cristiane Koschier che cala un altro pesantissimo carico da undici che strozza le aspettative delle sue validissime avversarie Simona Etossi e Daniela Di Prima che cercano di contrastarla e pur non essendo in forma smagliante vince la sua quarta maglia tricolore di seguito.

 

E‘ risaputo che negli scontri di vertice spesso ha la meglio chi affronta l’impegno con concentrazione, determinazione, costanza e sfrutta le occasioni nei momenti chiave della gara, Luca Luraghi finalmente è riuscito a trovare il giusto mix fra queste componenti e si esibisce in una performance da favola trasformandosi in assoluto dominatore della gara dei G1 inutilmente inseguito da Angelino Borini e Marco Vacchini , patron Paolo Uslenghi non sta più nella pelle ma non sa ancora cosa lo aspetta, infatti , quando partono gli junior , l’altro suo pupillo, quell’Edoardo Beltrami che domina da tre anni con il tricolore sul body, gli regala l’ennesima perla, la più bella, consacrata sulla linea del traguardo con un eloquente inchino. Chapeux! Un urlo di gioia squarcia la Valsesia quando Claudio Pivotto ( senior2) taglia in traguardo dopo una lotta all’ultimo colpo di pedale col fortissimo Alessandro Agrini che lo ha impegnato per tutta la gara e solo uno stupido secondo li separano sulla linea del traguardo, quello che è riuscito a guadagnare poco prima dell’ultima curva posta a ottanta metri dall’arrivo:” ho fatto tanti sacrifici, allenandomi col buio e saltando i pasti per via del lavoro che mi impegna parecchio – ci ha detto una volta sceso dalla bici – e la vittoria la voglio dedicare alla mia fidanzata, a mia madre e a mio padre che da lassù sicuramente ha gioito.

 

Gara spettacolare e con qualche scintilla quella dei veterani 2 Orlando Borini , Davide Montanari e Giorgio Viotto. Parte fortissimo Montanari , due giri solitario mentre Borini incappa in una foratura ma poi il trio si compatta, il pubblico s’infiamma, è lotta dura, vera e senza sconti, cade Viotti e restano in due, Borini ne ha un po di più e quando al terzultimo giro Montanari entra ai box per cambiare la bici , cambia anche la storia della gara, Borini prende il comando e se ne va solitario a conquistare il suo sesto titolo da profeta in patria. Trionfa da par suo il plurititolato ed educatissimo veterano 1 Francesco Corradini sotto lo sguardo compiaciuto del tecnico della Lampre e della nazionale Enrico Pengo che sportivamente plaude anche ai battuti Marco Violante e Simone Veronese. Che bella gara quella dei senior 1 interpretata alla grande dal duo delle meraviglie, Richy Cattaneo e Samuel “Zorro” Mazzucchelli che parte da cani e impiega due giri a portarsi in scia allo scatenato Cattaneo, qualche minuto a ruota per riprendere fiato e poi se ne va, alla sua maniera e il derby lo vince il più forte, Mazzucchelli appunto, che bissa il successo dello scorso anno corso a Modena.

 

Termina la saga delle vittorie con gli aspiranti campioni Alice Ballarè ( donne junior) e i primavera Francesco Beltrami e Sofia Mazzuero, felici di scimmiottare i grandi e intanto giocando imparano l’arte del ciclocross. Tanto entusiasmo , emozioni e sano divertimento e alla fine la madrina di casa Silvia Bertocco non può che essere soddisfatta, riempie tutti di premi e ringrazia in primis i corridori, la sua formidabile squadra, il primo cittadino Paolo Tiramani, l’assessore Paolo Urban, gli sponsor Conad, Palzola, Aggressive, Alka, e il Velo Valsesia Bike Store per averla aiutata a scrivere una favola, una di quelle che si racconta ai bimbi quando gli rimbocchi le coperte o da portare a modello delle 74 società accorse a Bettole.

Carmine Catizzone