IL 2017 DELLO SPORT A CUNEO – KATIA TOMATIS: “Un anno che ha superato le aspettative” | Tante gioie e qualche rammarico per la scialpinista: “Ho l’amaro in bocca per il Mezzalama”

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Proseguiamo la nostra rubrica speciale dedicata ad un anno di sport in provincia di Cuneo con un’altra grande protagonista. Stiamo parlando di Katia Tomatis, donna simbolo, ormai da qualche anno, della provincia Granda nel mondo con i suoi successi nello sci alpinismo.

 

Abbiamo ripercorso con lei un anno significativo, tra tante gioie e qualche successo mancato, fino all’ultima vittoria nel Vertical di Valdidentro.

 

Katia, partendo dalla fine dell’album scritto nel 2017, quando conta la vittoria nella Vertical in Valdidentro? Che gara è stata e cosa è stato decisivo?
“La vittoria del Vertical conta molto a livello emotivo, nel senso che è servita a capire, per quanto mi riguarda, che i carichi di allenamento fatti in autunno sono stati positivi, grazie ovviamente al mio allenatore Eros, che mi ha fatto davvero un ottimo piano di lavoro. Detto ciò, tutto è in salita, perché mi toccherà mantenere ma ancora migliorare,e rimanere concentrata per quattro mesi interi. Dicembre non è mai il mio “mese prediletto”. Iniziando ad allenarmi relativamente tardi, per il lavoro al rifugio, arrivo sempre alle prime gare con molti dubbi. Quest’anno però, con la Cina in Cdm relativamente in anticipo, il mio allenatore mi ha “caricata” molto a livello di lavori: da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre accusavo una stanchezza “fotonica” (ride, ndr). Poi, piano piano, ho iniziato a incassare meglio le fatiche e a produrre un pochino meglio”.

 

Seconda domanda legata alla Coppa del Mondo. Esclusivamente soddisfazione o anche qualche rimpianto per quel podio mancato proprio per “colpa” di Alba De Silvestro, battuta pochi giorni dopo?
“In gara, a meno che non ci sia un atto palese di irregolarità, non ci sono colpe. Alba è stata molto brava, perché ha recuperato ed ha finito in progressione. Non ho rimpianti e, anzi, le devo dire “grazie” perché è stata un po’ la mia motivazione nello scavalcare la spagnola. Purtroppo mi capita spesso in gara di “accontentarmi” della posizione che sto mantenendo, il che è assolutamente sbagliato. Quindi quando mi si è affiancata, abbiamo fatto squadra “accerchiando” letteralmente la tutina rossa e siamo andate a testa bassa all’arrivo. A quel punto non avrei potuto fare di più di quel che ho fatto, quindi nessun rimpianto”.

 

Il terzo spunto è invece legato ad un bilancio generale tenendo conto dell’inverno passato e delle prime gare di quello attuale. Cosa ha funzionato e cosa no?
“Il bilancio generale potrei definirlo migliore di quanto pensassi: non avrei mai creduto di fare podio in due specialità di Cdm. Con i mancati Mondiali a causa dell’infortunio accadutomi proprio in quella occasione, mi stavo ritenendo quasi fuori dai giochi ed è stata “Giulietta” Compagnoni a dirmi che ero ancora in ballo nell’ultima Cdm in Val d’Aran. Proprio in quell’ occasione, ho forzato e sono riuscita a prendere il gradino più basso del podio. Ho però dell’amaro in bocca, per il Mezzalama: siamo state lì a gustarci la vittoria fino alla fine, tenendo testa a tre super ragazze, cosa che non avrei creduto, e farci passare agli ultimi chilometri mi è dispiaciuto molto. Sono felice del posizionamento generale e del tempo, ma mi spiace enormemente aver “lasciato” la prima posizione”.

Ultima domanda d’obbligo: quali saranno le priorità e gli obiettivi di Katia Tomatis nel 2018?
“Spero di fare una bella Coppa del Mondo e vorrei fare le gare di Grand Course al meglio! Vediamo un po’ se quel che ho in testa si realizzerà (ride prima di riprendere gli intensi allenamenti, ndr)”.

 

Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it

 

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