Consiglio regionale: partecipazione, trasparenza e produttività | Un anno all’insegna del rapporto diretto con i piemontesi. Con qualche record nei numeri

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Partecipazione, trasparenza e produttività. Il 2017 del Consiglio regionale può sintetizzarsi con queste parole chiave, perché il lavoro svolto nell’arco degli ultimi 12 mesi ha avuto una forte accelerata in tali ambiti e per questi obiettivi, in sintonia con l’articolo 2 dello Statuto secondo il quale la Regione opera “per realizzare l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’attività politica, economica e sociale della comunità regionale e nazionale”.

“Senza partecipazione la democrazia è debole, opaca, chiusa in se stessa – ha dichiarato il presidente Mauro Laus -. Quando invece la partecipazione si afferma tra le pratiche di amministrazione di un territorio, la democrazia diventa più trasparente, perché aprendosi alla società sa vedere nelle donne e negli uomini che la compongono risorse di conoscenza, esperienza e sensibilità.

I numeri di quest’anno mostrano come l’aver aperto il Palazzo in termini di trasparenza e di accessibilità, non sia stato un vuoto rituale, ma l’avvio di un percorso e di un nuovo approccio istituzionale: un vestito che il Consiglio ha saputo cucirsi su misura, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche del territorio.

Sempre nell’ottica di voler restituire spazi comuni alla cittadinanza, il primo atto del 2018 sarà l’avvio di una manifestazione di interesse per creare il nuovo Museo dei diritti umani, presso i locali dell’ex Banco di Sicilia.

È intenzione di tutto l’Ufficio di Presidenza proseguire in questo percorso partecipativo il prossimo anno, ispirandosi sempre a due binari paralleli e indispensabili l’uno all’altro: la partecipazione e condivisione delle scelte normative e amministrative, ma anche la promozione della cultura della partecipazione tra istituzioni e società civile”, ha concluso Laus.

 

Partecipazione. Oltre l’avvio del percorso che porterà all’apertura del Museo dei diritti, è già stata inaugurata la Galleria Carla Spagnuolo ed è stato approntato il Family baby friendly, un punto di accoglienza per le famiglie. Abbiamo anche ultimato la Sala delle bandiere, un locale a disposizione delle associazioni e della cittadinanza.

Gli studenti coinvolti nei nostri progetti sono stati quest’anno 18.100 e le visitatrici e i visitatori delle scolaresche 8.203. Le presenze alle nostre mostre sono state 3.117.

 

Trasparenza. Da tempo si parla di “Palazzo di vetro” e mai come quest’anno si è puntato in tal senso. È stata approvata la legge che prevede la pubblicazione dei vitalizi così come quella sull’accesso civico.

I patrocini onerosi, da quest’anno, sono assegnati con un bando; le consultazioni di enti, istituzioni e associazioni vengono ora comunicate anche online per una maggiore partecipazione; sono state adeguate le regole per il sostegno alle emittenti radio e televisive; è partita l’iniziativa “ambasciatrici e ambasciatori” del Consiglio regionale, con un nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro; abbiamo dato il via alle Campagne sociali contro la violenza sulle donne, il cyberbullismo e i corretti stili di vita.

 

Produttività. Non solo Aula: oltre alle 83 sedute di Consiglio, nel 2017 si è infatti toccato il record di 377 sedute di Commissioni, Comitati e Giunta per le elezioni.

L’ufficio di presidenza si è riunito 49 volte e la capigruppo 47. L’Aula ha approvato 23 leggi e durante i lavori sono stati presentati e discussi 355 question time, 168 interrogazioni, 225 ordini del giorno.

Le mozioni sono state 79; le audizioni 41. L’ufficio stampa ha redatto oltre 1.200 comunicati e il sito del Consiglio ha superato quota 1,3 milioni di viste. Tutto questo senza aggravio di spese e mantenendo al contrario gli ingenti risparmi di bilancio degli scorsi anni, limati ancora di 500mila euro.

 

Secondo il vicepresidente Nino Boeti: “Il Consiglio regionale ha lavorato all’insegna della trasparenza e questo vale per la maggioranza come per l’opposizione. Sempre di più e sempre meglio quello che la Regione fa, deve essere accessibile ai cittadini. Inoltre, con molteplici iniziative abbiamo cercato di parlare dei valori fondanti la Repubblica in modi nuovi, capaci di coinvolgere e rendere partecipi le generazioni più giovani”

“L’anno trascorso ha segnato per l’Assemblea un punto di svolta. Le attività del Consiglio – ha spiegato la vicepresidente Daniela Ruffino – sono andate oltre la funzione prettamente legislativa, trasferendosi fuori dal palazzo, a contatto con la comunità. Il 2017 ha fatto davvero dell’Assemblea regionale la Casa di tutti i cittadini. Le campagne sociali, le mostre, gli incontri promossi dalla struttura di Palazzo Lascaris, dalle Consulte, dai Comitati, dai garanti e da tutti gli organismi segnano un percorso di interazione con la cittadinanza, che proseguirà nel nuovo anno”.

Giorgio Bertola ha aggiunto: “Trasparenza, partecipazione e produttività; le parole chiave che rappresentano il lavoro svolto quest’anno, sono quanto di più prioritario ci sia nell’agire politico-istituzionale; la trasparenza è il primo step: in Consiglio lo abbiamo compiuto favorendo l’accessibilità alle informazioni e lo scambio comunicativo, per esempio attraverso le dirette delle sedute dell’Assemblea su Facebook e Youtube.

Anche gli Organismi consultivi, per cui ho la delega, hanno raggiunto quest’anno i loro obiettivi, attraverso una scrupolosa programmazione ottimizzata per rapporto investimento/qualità e grazie al monitoraggio ex post delle attività svolte”.

“Il 2017 è stato un anno estremamente produttivo per il Consiglio, che fa della trasparenza e dell’attenzione ai cittadini un elemento distintivo – ha dichiarato Gabriele Molinari -. La riforma dell’osservatorio Usura è un obiettivo che avevamo in animo da tempo e ci permette di mettere lo strumento al passo con le esigenze attuali.

La nuova composizione lo rende strumento operativo per affrontare al meglio un tema che colpisce larghi strati della popolazione, finalmente si pone al centro dell’agenda anche la questione del sovraindebitamento, di estrema gravità e rilevanza”.

Angela Motta si è soffermata sull’azione della Consulta femminile, che “anche quest’anno ha contribuito attivamente a elaborare la programmazione, pianificazione e legislazione regionale, con particolare riferimento alla condizione di vita, di lavoro e di salute della donna.

Nello specifico, con molteplici iniziative di formazione ed informazione, ha concorso a rimuovere gli ostacoli ad un pieno inserimento della donna in posizione di effettiva parità nella società.

Il percorso di civiltà e libertà che conduce ad una reale parità di genere è però ancora lungo e accidentato, anche se sono stati conseguiti risultati impensabili fino a pochi anni fa se non fosse per la partecipazione attiva delle donne”.