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La Langa raccontata dalla scrittrice sannita Lucia Gangale | “Cantico di Langa” fa parte della raccolta “Racconti d’inverno”

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«Un bicchiere di prosecco e dischi di vinile sparsi sulla cassettiera d’epoca. Odore di legna bagnata ed il dolce ticchettio della pioggia sui vetri e sul prato. La fiamma del camino che diffondeva tepore nella stanza.

Petali di fiori ormai appassiti sparsi sulla tovaglia. Roberta si sedette sul sofà e si aprì un libro sorseggiando il vino. C’erano gli avanzi di una frugale cena vegetariana sul tavolo. La tivù era spenta ed il fattore che si occupava della stalla era andato via da un pezzo. Alla solitudine ci si abitua, soprattutto quando dura da tanti anni».

 

Ecco l’incipit del racconto Cantico di Langa, tratto dalla raccolta «Racconti d’inverno», della appena pubblicata da Youcanprint.

Ne è autrice Lucia Gangale, scrittrice sannita con Alba e le Langhe nel cuore. Luoghi da lei mai dimenticati, dopo una permanenza lavorativa durata tre anni, e spesso visitati dopo quell’arricchente periodo della sua vita.

 

«Racconti d’inverno» si compone di nove short stories nelle quali l’autrice, attraverso uno stile piacevole ed accattivante, fa palpitare di vita i suoi personaggi. La docente caparbia che, nell’epoca della digitalizzazione, decide di far vivere le pagine patinate del giornale della scuola. Elsa, che ritrova la felicità grazie alla presenza di Ernesto ed alla riscoperta di dedicarsi a sé stessa ed alle proprie passioni. Elisa, giovane donna, che si affaccia nel mondo dei grandi attraverso esperienze diverse e non tutte gradevoli. Il vecchio preside di scuola, sgradevole moralmente e fisicamente, alle prese con il conto che la vita gli riserva dopo la sua vita improba. Roberta, la quale, dopo un matrimonio infelice, fa ritorno alla sua terra natia, nelle Langhe, riscoprendosi e riscoprendo il piacere delle cose vere e semplici. La storia di un’infanzia rurale, che è anche un affresco del mondo contadino e dei paesi. La vicenda del forestiero, che si trova per caso in un paese senza libri, dove tutto è spento e privo di anima. Il percorso incoraggiante delle tre imprenditrici che si inventano una piccola attività artigianale, superando la crisi economica grazie alla forza della solidarietà. Infine, un inno alla bellezza della natura, inseguendo una piccola volpe che incontra una autista solitaria nel cuore della notte. Nove racconti alla ricerca della grazia e dell’umanità che si perde quando non ascolta se stessa e si disperde tra conformismi e banalità. In modo semplice, allora, si può scoprire o ritrovare la bellezza che ci circonda, tra profumi di tartufi e di torrone artigianale, assaggi di cioccolate calde, incontri inaspettati ed anche delusioni, memorie di freddi inverni dal sapore antico e cene fra parenti ed amici, sul filo dei racconti e delle confessioni reciproche. Il volume è arricchito da simpatici disegni dell’Autrice.

Lucia Gangale è docente, giornalista e saggista, prestata alla narrativa, nella modalità che preferisce: la short story. Conferenziera e promotrice di eventi culturali, è anche esperta in Comunicazione turistica e specializzata in Metodologia della ricerca storica. Il racconto, il saggio, le arti visive (fotografia ma anche pittura), sono attività che le permettono di spaziare in campi quali la storia, la sociologia, l’antropologia. È fondatore e direttore scientifico di Reportages Storia & Società, prestigiosa rivista di studi internazionali edita da Youcanprint e supplemento semestrale al periodico Realtà Sannita. Ha curato approfonditi saggi filosofici, in particolare su Hannah Arendt, Edith Stein, Martha Nussbaum, Spinoza e Scheler. L’elenco delle sue pubblicazioni è all’indirizzo www.gangalepress.135.it. E’ anche presente con una propria pagina su Facebook.

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