Saluzzo, in via di smantellamento il campo solidale del Foro Boario

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Da alcuni giorni gli operai del Comune di Saluzzo stanno lavorando nell’area del Foro Boario al fine di smantellare la zona che, fino a poco tempo fa, era destinata ai migranti. Una questione che, come ogni anno, fa parlare tutte le forze politiche con prese di posizione e polemiche.

 

Nel corso del Consiglio Comunale il Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni ha voluto fare un sunto di ciò che è stato fatto: “La situazione volge al termine, anche se ci sono ancora numerosi contratti attivi ed alcuni sono stati rinnovati con scadenza anche nei primi mesi del prossimo anno. Il campo del Foro Boario, le cui modalità di allestimento erano state discusse e condivise all’interno delle forze politiche rappresentate nel Consiglio Comunale, è in corso di smantellamento sin dal 24 novembre. Gli operai del comune stanno, con i macchinari, ammassando i materiali presenti per consentire alla ditta specializzata di portali in zona di smaltimento“.

 

I numeri dicono che la decisione di allestire il campo in modo più ‘leggero’ al fine di scoraggiare i migranti non ha sortito l’effetto desiderato in pieno: “Gli arrivi non si sono fermati anche se forse i numeri sono stati ridotti – prosegue Calderoni – La stima di persone presenti, nel periodo di massima affluenza, è stata di 400-450 persone, quindi qualcosa in meno rispetto al passato. Ogni giorno da maggio a settembre amministratori, personale comunale, personale della ditta Aimeri sono stati quotidianamente al Foro Boario e nelle zone limitrofe per tentare di controllare la situazione e contenere il disagio, sia degli occupanti che dei residenti. Medesimo servizio è stato reso dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo a volte supportati dalla Guardia di Finanza di Saluzzo e dal personale della Questura di Cuneo. I servizi minimi al Foro Boario sono stati garantiti dal Comune e dalla Caritas senza scordare il supporto di altre realtà cittadine come, ad esempio, la Comunità Cenacolo“.

 

Una questione che, ormai, durante i tanti anni dove l’emergenza si palesa, ha consentito di stringere rapporti per organizzare al meglio la situazione: “Il costante contatto con la Caritas, gli altri comuni della zona e le associazioni di categoria ci ha consentito di realizzare oltre 350 posti letto dignitosi e fuori dal Foro Boario. Allo stesso tempo il prezioso monitoraggio dell’andamento delle assunzioni ha permesso di sollecitare settimanalmente comuni ed aziende agricole sia per ospitare le persone assunte, qualora ce ne fosse la possibilità, sia per sostenere lo sforzo dei comuni e delle associazioni caritatevoli nell’accoglienza. Quest’azione continuativa, e molto faticosa, ha prodotto l’impegno generoso dei comuni di Lagnasco, Costigliole Saluzzo, Verzuolo, Revello e Manta mentre alcune realtà cittadine hanno donato 1400 euro per la causa. Io penso che di tutto questo dobbiamo e possiamo ritenerci orgogliosi perchè è stato un deciso cambio di passo ma, allo stesso tempo, dobbiamo dirci sinceramente che la situazione di chi cerca lavoro o che trova solamente contratti molto brevi è ancora tristemente drammatica“, conclude il primo cittadino saluzzese.