Risparmio energetico per un Comune? “Si può fare, ecco come”

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Condividere le buone pratiche, messe in campo dal pubblico e dal privato, serve a far conoscere nuove strategie di sviluppo a una platea ampia di attori interessati, offrendo l’opportunità di replicarle, seppure adattate, alle esigenze delle zone vicine.

 

Nell’ottica di una programmazione di area vasta, unendo le forze e facendo rete. E con l’obiettivo, attraverso questo percorso, di far crescere e valorizzare l’intero territorio in cui i progetti potrebbero espandersi.
Sono alcuni dei concetti emersi durante l’interessante seminario sul risparmio energetico “Le buone pratiche per un Comune sostenibile” organizzato dall’Associazione Monviso in Movimento nella sede di Cuneo, all’interno del corso di formazione politica riservato agli under 35 anni e aperto agli amministratori comunali della “Granda”.

 

L’incontro, al quale hanno partecipato il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, e la consigliera provinciale, Milva Rinaudo, è stato moderato dall’ingegnere energetico, Marco Fino. L’assessore regionale all’Ambiente e alla Montagna, Alberto Valmaggia ha brevemente introdotto i lavori: “Il tema del quale si discute lo vedo con gli occhi delle terre alte, dei piccoli borghi alpini sui cui territori dobbiamo mutuare e portare quanto di positivo viene fatto nelle città più grandi”.

 

La neolaureata ingegnere Maria Giulia Ballatore, ha affrontato il tema quanto mai attuale “Smart city, la situazione nella “Granda”. “La Smart city – ha detto –  è una scatola con tanti dati da cui posso estrarre quelli che mi servono”. Poi, ha illustrato i dieci indicatori strategici che costituiscono quello che puo’ essere considerato un vero e proprio strumento di pianificazione: connettività; economy; mobility; environment, energy; people; living, culture, governement, planning. In sostanza il significato concreto di “Smart city” è riassumibile in una battuta: così come per scegliere una buona scarpa non devo chiedere a chi le fabbrica ma a chi le indossa, i percorsi per costruire un progetto di città o di territorio li devono suggerire quanti in quei luoghi vivono e lavorano in modo che chi li amministra sappia adeguarli ai bisogni delle persone”.

 

Luca Gosso, sindaco di Busca dal 2004 al 2014, ha illustrato gli interventi messi in atto durante i due mandati per ridurre gli sprechi energetici del Comune: operazioni che hanno portato a un 30% di risparmio sulle bolletta elettrica e quella del gas. L’ingegnere Francesco Demichelis ha spiegato gli sviluppi successivi avvenuti sempre a Busca, con la costruzione di un impianto di co-generazione a biomasse nella zona industriale abbandonata di Attissano e delle rete di teleriscaldamento alla quale per ora sono collegate 60 utenze. Un investimento dei privati, a cui l’Amministrazione comunale ha dato il proprio supporto e dal quale i residenti stanno traendo dei rilevanti benefici.

 

Il vicesindaco di Dronero, Alessandro Agnese, e gli energy manager, Silvano Ribero e Stefano Barbero, hanno raccontato l’esperienza molto positiva dell’Ufficio Ambiente Energia voluto dal Comune e gestito dai privati. Un progetto che si poneva l’obiettivo, attraverso una gestione responsabile e competente della macchina comunale e di semplici interventi di miglioria della manutenzione, di far scendere, entro cinque anni, la bolletta energetica di 200.000 euro all’anno. Dopo due anni si è già raggiunto il traguardo di 130.000 euro e ci sono tutte le condizioni per scendere ancora in misura rilevante. Del Piano di azione fanno inoltre parte Roccabruna e Villar San Costanzo. Ma, come ha sottolineato Agnese “si potrebbe estendere a tutti i Comuni dell’Unione Montana”.

 

Il sindaco di Albaretto della Torre, Ivan Borgna, ha raccontato l’esperienza di guidare un piccolo Ente locale di 235 abitanti. “Dobbiamo sognare – ha detto  – e osare: solo così possiamo farcela. Amministrando come il buon padre di famiglia e lavorando insieme agli altri territori vicini. Un percorso che la nostra Unione Montana, l’Alta Langa, costituita di 38 Comuni, ha già individuato da tempo come l’unico possibile per raggiungere dei risultati positivi”.
Nel dibattito hanno portato le loro proposte anche il sindaco di Chiusa Pesio, Sergio Bussi, e il vicesindaco di Rossana, Luciano Bonetto.