Operazione Mali Seductores: tre denunce per circonvenzione di incapace, cinque immobili sequestrati

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L’attività del Corpo a tutela delle fasce deboli della popolazione non conosce sosta: negli ultimi giorni, infatti, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cuneo, nell’ambito dell’Operazione convenzionalmente denominata Mali Seductores, hanno dato esecuzione ad ulteriori iniziative giudiziarie, richieste dai militari della Compagnia di Bra, per mettere al sicuro il patrimonio illecitamente accumulato dagli autori di numerosi episodi di circonvenzione di incapaci e per reprimere ulteriori condotte delittuose.

 

L’attività si inserisce nel solco tracciato dalla stessa Polizia Giudiziaria che, nel corso del mese di marzo, aveva dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti dei Signori Giuseppina Delsoglio Iussi e Giuseppe Giardina, rei di aver circuito 6 persone anziane, di età variabile tra i 70 e gli 90 anni, prive di un apparato di affetti personali e attrezzate di cospicue doti economico-finanziarie. In esecuzione di un provvedimento conservativo, emesso dal Tribunale Astigiano, nella prospettiva di cautelare i beni illecitamente sottratti alle persone offese dai reati, nonché di presidiare la pretesa punitiva dello Stato, la componente territoriale sopra citata, con il contributo del personale in forza ai Gruppi di Milano, Savona ed Orbassano, oltre a quello della Compagnia di Biella, hanno fatto trascrivere sui registri delle competenti conservatorie l’atto di sequestro relativo a due unità abitative (una sita in Milano e l’altra in Albissola Marina, provento del reato), un terreno sito ad Albissola Marina (provento del reato), un garage sito a Campiglia Cervo (sottratto ad uno dei circuiti) ed un locale commerciale sito a Carmagnola, a tutela del credito erariale.

 

Le attività istruttorie connesse al procedimento principale, inoltre, hanno consentito di ampliare il novero dei presunti autori dei reati circonvenzionali, inducendo la Magistratura inquirente ad iscrivere sul “Registro degli Indagati” le generalità di altri tre soggetti, tra cui un Avvocato iscritto all’Ordine di Cuneo, che, tra l’altro, avevano, in concorso tra loro, stimolato un’anziana vittima ad adottare uno dei circonventori, riscuotendo mensilmente un assegno di 500 euro, oltre a poter vantare un preciso diritto successorio su un importante complesso imprenditoriale operante nel settore agricolo.

 

Le attività, tuttavia, non si ritengono ancora concluse, in quanto dagli accertamenti bancari eseguiti e dagli elementi informativi ulteriormente raccolti, sono al setaccio della Polizia Giudiziaria, sotto il costante coordinamento dell’Ufficio di procura Astigiano, altri episodi di presunta circonvenzione, che, da quanto sta emergendo, appaiono tutt’altro che il frutto di improvvisazione. Il modus operandi dei supposti autori dei reati, e dei loro complici, infatti, appare riconducibile ad un disegno ben pianificato, attraverso il quale, dopo un’approfondita ricerca sul territorio, l’attenzione criminale viene rivolta verso persone piuttosto benestanti ma prive di affetti, che ben si prestano a cadere nella tela del ragno. L’esperienza operativa esposta, ben esprime quella declinazione sociale della Polizia Economico-finanziaria che, coerentemente con le politiche dettate dall’Organo di Vertice, deve informare il diuturno operare delle Fiamme Gialle.

 

c.s.