“La nuova legge sulla caccia non deve accollare ai Comuni i costi per la fauna selvatica” | L’Unione Montana Valle Stura critica verso il nuovo disegno di legge della Giunta Regionale

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Su suggerimento dell’Assessore all’ambiente Garis di Moiola, la Giunta dell’Unione Montana Valle Stura ha approvato mercoledì 4 ottobre all’unanimità un ordine del giorno che assume una posizione critica rispetto al testo del nuovo disegno di legge della Giunta Regionale sulla caccia, in discussione in questi giorni nella terza commissione permanente del Consiglio Regionale del Piemonte.

 

L’articolo 18 del testo prevede infatti che gli oneri economici per il recupero e la cura dei selvatici rinvenuti siano anche a carico dei Comuni, enti che dalla gestione della fauna non hanno alcun tipo di introito. Secondo la proposta della Giunta i Comuni dovrebbero convenzionarsi con il centri di recupero CRAS prevedendo i rimborsi economici relativi ad ogni intervento.

 

“Il Piemonte è in vacatio legis in merito alla gestione delle fauna selvatica dalla primavera del 2012, quando la Giunta di Roberto Cota abrogò un’intera legge per impedire l’espressione popolare nel referendum sulla caccia. Bene che la nuova legislatura restituisca ai piemontesi una legge in materia, ma non ci stiamo come Comuni ad essere sempre gli enti sui quali viene caricata la spesa per qualsiasi attività! La fauna selvatica è “patrimonio indisponibile dello stato”; non vediamo perchè, con tutto il rispetto per gli animali, non sia lo Stato (o la Regione o i comprensori, che dalla gestione traggono profitto) a doversi accollare i costi per recupero, cura e smaltimento della fauna stessa.”
spiega l’Assessore dell’Unione Montana Valle Stura Fabrizio Biolé

 

“I nostri enti sono già abbastanza oberati di costi anche senza vedersene attribuiti altri. Ho personalmente inoltrato la mozione e la richiesta di emendamento ai gruppi consigliari regionali: al consigliere Bertola del Movimento 5 Stelle, ad Allemano del PD, a Gianna Gancia della Lega, a Graglia di Forza Italia e a Grimaldi di Sinistra Italiana, oltre che all’UNCEM (so che il Presidente Riba ha già scritto all’Assessore Ferrero) e al vicepresidente Reschigna. Mi aspetto una assunzione di responsabilità da loro in merito alla modifica!”