Alba: Vale La Pena. Due mesi di iniziative su carcere e dintorni | La settima edizione dedicata all’economia penitenziaria. Si parte il 1° ottobre con Produzioni Ristrette

0
432

Ad Alba tra i mesi di ottobre e dicembre ritorna Vale La Pena un inteso programma di iniziative su carcere e dintorni.

La settima edizione sarà incentrata sul tema del lavoro all’interno e all’esterno degli istituti penitenziari. Esposizioni, mostre, momenti di riflessione e approfondimento e la presentazione del vino prodotto con l’uva coltivata nella Casa di Reclusione albese.

Si partirà, domenica 1 ottobre in piazza Elvio Pertinace dove, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, il Mercato della Terra ospiterà “Produzioni Ristrette”: una rassegna di cibi, oggetti artigianali, abiti e accessori nati all’interno di progetti finalizzati al reinserimento delle persone ristrette.

Lavorare in carcere è un’opportunità che mette alla prova detenuti, istituzioni e operatori; ma rappresenta anche uno dei grandi problemi del nostro sistema penitenziario: sono pochissimi coloro che lavorano spesso esercitando mansioni dequalificate.

Tuttavia nelle prigioni italiane ci sono anche attività di eccellenza alcune di queste saranno presenti ad Alba.

La manifestazione è organizzata dalla Compagnia di Iniziative Sociali – CIS e dall’associazione di volontariato penitenziario Arcobaleno con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ed in collaborazione con la Città di Alba, i Garanti regionale e comunale delle persone private della libertà personale, la Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Mercato della Terra “Italo Seletto Onlus” di Alba e la Consulta comunale del Volontariato.
Nell’organizzazione sono coinvolti l’Istituto di Istruzione Statale “Umberto I°” di Alba e Syngenta, gruppo mondiale interamente dedicato all’agribusiness, impegnato a sostenere il progetto di coltivazione delle uve presso il carcere albese.

«Il mercatino Vale la Pena – afferma il Sindaco di Alba Maurizio Marello – è un’iniziativa che come Amministrazione abbiamo voluto convintamente e lanciato il 2 ottobre del 2011.

Da allora è diventato un appuntamento tradizionale della prima domenica di Fiera del Tartufo, perla di diamante in un programma di iniziative sull’argomento carcere previste in autunno. Lo scopo è sempre quello di dare spazio e visibilità alle attività presenti nelle carceri italiane atte a riabilitare e favorire l’integrazione dei detenuti dopo il fine pena.

A proposito ringrazio il Garante Regionale delle Persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte Bruno Mellano ed il nostro Garante comunale Alessandro Prandi per il grande e costante impegno».

«Investire nel lavoro significa investire in dignità e di conseguenza in legalità e sicurezza – afferma Alessandro Prandi, Garante comunale albese dei detenuti – Su dieci persone che entrano nelle prigioni italiane, sette ci torneranno; si tratta di una delle recidive più alte in Europa.

Il rapporto si inverte se durante la carcerazione hai potuto seguire un percorso finalizzato ad acquisire o ampliare competenze in ambito lavorativo.

E’ nostra intenzione sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni locali e il tessuto imprenditoriale del territorio sulle opportunità normative, fiscali e di crescita sociale che questo investimento potrebbe comportare».