La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica sabauda, ha arrestato la scorsa serata un cinquantenne imprenditore pinerolese, per bancarotta fraudolenta e omesse o infedeli dichiarazioni dei redditi.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino, è il terminale di un’impegnativa indagine condotta dalla Compagnia di Pinerolo nei confronti di due società, entrambe con sede in San Secondo di Pinerolo, operanti nel settore del commercio e compravendita di autovetture di lusso.
I reati contestati con il provvedimento della magistratura torinese spaziano dalla Bancarotta fraudolenta alle dichiarazioni dei redditi omesse ed infedeli. I fatti risalgono agli anni dal 2012 al 2015, periodo in cui il destinatario dell’ordinanza non ha presentato, pur essendovi obbligato, neppure i bilanci delle società coinvolte nel sistema criminoso, allo scopo di rendere ancora più difficoltosa la ricostruzione del volume d’affari.
Le indagini dei Finanzieri hanno fatto emergere che l’imprenditore aveva pianificato e realizzato un articolato sistema criminoso consistente nella creazione ad hoc, negli ultimi otto anni, di ben quattro diverse società che venivano costantemente e dolosamente “alleggerite” delle ricchezze, degli utili e degli assets, con grave nocumento per i creditori, in particolare per l’Erario. Il Tribunale di Torino, al fine di tutelare l’ingente credito erariale constatato dai militari del Corpo, su proposta del magistrato inquirente, aveva già dichiarato il fallimento di una prima società, nel gennaio di quest’anno. L’evasione fiscale ai fini delle imposte dirette emersa nel corso delle investigazioni ammonterebbe ad oltre 9.300.000 euro, mentre l’Iva constatata a circa 1.800.000 euro.
c.s.