Cervere: il meglio della zootecnia della Granda in piazza per la Patronale di Santa Croce

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Una data da appuntarsi in agenda, e per la quale la macchina organizzativa di Comune, Amici della Pro Loco e mondo della zootecnia provinciale sta affinando i propri assi nella manica della sempreverde tradizione zootecnica e agroalimentare.

 

Una data altresì simbolica, quella del 18 settembre prossimo, giornata clou della riedizione della Fiera bovina e della Patronale di Santa Croce a Cervere, in quanto documentate indagini storiche hanno fatto emergere come questa strategica manifestazione abbia solide radici a cavallo tra il 19 settembre 1836 e il giorno 18 del medesimo mese del 1837.
L’evento avrà quindi luogo nella sempiterna piazza San Sebastiano in un momento nel quale soffierà, non soltanto idealmente, su almeno 180 candeline.

 

Una tradizione innovativa dalle origini – dichiara il Sindaco Corrado Marchisio, annunciando il programma fieristico – e che avrà nel ruolo di capifila i nostri bravissimi Allevatori cerveresi, affiancati dai loro colleghi provenienti dal resto della provincia, a conferma di una kermesse attrattiva per l’economia zootecnica della provincia complessivamente considerata. Già all’alba di lunedì 18 settembre, i migliori capi degli allevamenti della Granda saranno condotti nel centro della piazza per consentire, a partire dalle ore 10, alla giura di esperti appositamente designata di procedere all’esame e alla valutazione degli esemplari bovini selezionati dagli allevatori. La successiva premiazione avrà inizio prima di mezzogiorno, per concludersi con la felice e golosa consuetudine del pranzo offerto dalla Pro loco e che metterà in tavola i sapori della tradizione agroalimentare connessa alla zootecnia e alla carne bovina di alta qualità”.

 

Anche in tempi di sfide economiche più generali, la rassegna connessa alla Patronale cerverese ha evidenziato un dinamismo e una capacità di richiamo crescenti, “indicatore della consapevolezza che ha indotto il mondo degli allevatori a riconoscere l’importanza della promozione. La Fiera – prosegue il Primo cittadino – è una risorsa non solo per il mondo allevatoriale in senso stretto, ma anche per tutto il vasto indotto legato alla ricerca, alla tutela e valorizzazione ambientale e alle attività connesse all’enogastronomia”.

 

Attività nelle quali il ruolo della formazione didattica si conferma strategico. “La filosofia della nostra Amministrazione comunale – sottolinea ancora Marchisio – è unire in maniera inseparabile lo sviluppo delle attività economiche, legate all’agricoltura e ai settori rurali, alle prospettive future delle stesse, quindi all’avvicinamento delle giovani generazioni a settori che hanno dimostrato capacità di resistenza alla crisi e di rilancio costante. Come per la filiera del Porro, così anche per la zootecnia i nostri ragazzi, attraverso le scuole del territorio, potranno avvicinarsi alla realtà del mondo allevatoriale, scoprendone tradizioni, tecniche e metodologie orientate al rispetto dell’ambiente e alla tutela del consumatore”.
Una kermesse, infine, resa possibile grazie al ruolo degli sponsor economici e finanziari che ogni anno rinnovano la propria fiducia alle sue potenzialità, e tra questi “la presenza convinta e affezionata di Banca Cr Fossano e del suo Presidente e illustre nostro Concittadino Beppe Ghisolfi”.