I militari della Stazione di Ovada hanno deferito in stato di libertà, con l’accusa di furto aggravato, tre cittadini macedoni, due uomini e una donna, residenti tra l’ovadese e l’acquese.
La pattuglia della Stazione di Ovada, nel corso del servizio perlustrativo, notava sul ciglio della strada un’autocisterna senza emblemi ferma con accanto un’autovettura e tre persone che, alla vista della pattuglia, cercavano di nascondersi dietro all’automezzo.
Insospettiti, i militari si fermavano per controllare e trovavano i tre intenti a riempire una tanica con il gasolio dell’autocisterna.
La successiva perquisizione dell’autovettura permetteva di rinvenire ulteriori taniche, per complessivi 50 litri di carburante già predati.
Il sistema era evidentemente rodato: dall’autocisterna veniva fatto partire un tubo di gomma che andava a riempire le taniche già pronte dentro all’autovettura.
È stata grande la sorpresa dei militari quando si sono resi conto che tra i tre ladri era coinvolto anche l’autista dell’autocisterna che, di fatto, rubava il carburante alla propria azienda con la complicità degli altri due macedoni, risultati suoi parenti.
Questa circostanza ha portato i militari ad approfondire la questione, procedendo alla perquisizione domiciliare delle tre abitazioni, da cui emergeva la presenza di ulteriori 60 litri di gasolio, evidentemente frutto di precedenti furti, nonché un motore di un ciclomotore risultato provento di furto nel territorio di Como nel 1998.
Il carburante e il motore sono stati posti sotto sequestro e per i tre è scattato il deferimento in stato di libertà.