Atti vandalici a Mondovì Breo: identificato l’autore, un noto writer 23enne

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Il writer che ha deturpato gli arredi nel centro storico di Mondovì Breo è stato identificato dalla Polizia Locale di Mondovì al termine di una complessa attività di indagine condotta dal Comando: indispensabile per l’identificazione è stato l’ausilio delle telecamere di video sorveglianza, installate dal Comune negli scorsi mesi. Si tratta di A.P. 23 enne, monregalese, noto per i suoi graffiti.

 

Non era ancora scoccata la mezzanotte del 31 dicembre scorso quando A.P. si è messo all’opera deturpando fabbricati privati e pubblici di Breo per proseguire poi a Mondovì Piazza; durante il percorso A.P. – che ha tentato di rendersi irriconoscibile indossando un cappuccio – decide anche di vandalizzare i vasi del centro storico di Breo. La Polizia Locale ha anche ritrovato le bombolette di spray utilizzate. Il writer ha “firmato” tutta la propria “opera”. Appartengono allo stesso autore le scritte in vicolo S.Arnolfo, piazza Fontana, vicolo Bellino, via Cigna, p.za Mons. Roatta, via S.Agostino, via Vasco, p.za IV novembre, S.Anna e località Sciolli.

 

L’attività di indagine della Polizia Locale ha dato l’impulso a conoscere un mondo con un gergo a parte: la tag, la cosiddetta “firma” del writers (possono averne anche più di una come in questo caso) viene fatta con la vernice spray e più sono le tag, magari in luoghi particolarmente difficili da raggiungere e/o da imbrattare, più aumenta il credito del crew, il gruppo di appartenenza (su questo aspetto sono ancora in corso accertamenti). Il tag-bombing è letteralmente il bombardamento di tag in un’area ristretta del territorio, throw-up il graffito veloce, studiato apposta per lasciare il proprio segno rapidamente e scappare (pochi colori e forme arrotondate). L’imbrattatore ha lasciato i propri tag sui vasi in meno di un minuto! Ma il tag diventa anche un elemento di prova.
L’autore è ora stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per danneggiamento aggravato, reato per il quale rischia una condanna sino a tre anni di reclusione; dovrà inoltre risarcire tutti i danni causati.

 

c.s.