Cassa integrazione alla Miroglio Textile di Govone

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E’ giunta nella giornata di venerdì 3  marzo la firma dei sindacati alla richiesta di cassa integrazione per buona parte dei lavoratori della Miroglio Textile di Govone.

Alla base della sofferta decisione, la crisi del mercato tessile che ha colpito negativamente anche la struttura di Govone. Come si legge da una nota stampa dell’industria tessile albese “Il mercato del tessile nel 2016 è stato caratterizzato da imprevedibilità, riduzione dei volumi medi di produzione per modello/variante e forte spinta verso logiche di customizzazione a svantaggio di produzioni quantitativamente rilevanti. In tutto questo la Stamperia di Govone ne ha risentito in termine di risultati e contrazione dei metri stampati.
Nel corso di questi mesi, ritenendo strutturale il problema, l’Azienda ha pertanto impostato un nuovo modello di business per la divisione tessuti.
Il progetto prevede elementi di innovazione e di miglioramento organizzativo ma purtroppo è risultato inevitabile un ridimensionamento del perimetro produttivo dello stabilimento stesso, con la nascita di un problema di carattere occupazionale, stante l’impossibilità a garantire la piena occupazione per tutto l’attuale organico.
Azienda e parti sociali negli ultimi si sono confrontate sul tema con il reciproco impegno a valutare un percorso che consentisse, da una parte la realizzazione del progetto di revisione del modello, e dall’altra di contenere il disagio dei lavoratori interessati.
La firma dell’accordo di CIGS ha pertanto portato alla definizione di un percorso che prevede l’applicazione di ammortizzatori sociali ed altre forme di soluzione utilizzando le cosiddette politiche attive del lavoro , oltre che all’impegno a mantenere costantemente aggiornate le parti sociali sull’evolversi del piano di risanamento e rilancio di Govone”.