Riflessioni sulle elezioni comunali di Cuneo | Il Viceministro Olivero dopo la rinuncia della Manassero: “Ora bisogna lavorare a testa bassa per il bene della città”

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Lo scorso sabato la senatrice Patrizia Manassero ha ritirato la propria disponibilità a candidarsi a sindaca di Cuneo del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative, in alternativa al primo cittadino uscente, Federico Borgna.

Una decisione che ha incassato gli apprezzamenti del viceministro Andrea Olivero: anch’egli cuneese. Inoltre, l’esponente del Governo ha lanciato alcuni suggerimenti sul lavoro che la squadra del candidato sindaco Borgna dovrà costruire e portare avanti per il bene futuro della città.

“I mesi passati – sottolinea Olivero – hanno visto tutto il centrosinistra cuneese in difficoltà.

Da un lato il buonsenso e lo spirito di responsabilità portava a lavorare per l’unità di tutte le sue componenti, superando liti e incomprensioni di anni.

Dall’altro il livore di alcuni e la difficoltà oggettiva di trovare un linguaggio comune spingeva allo scontro e alla divisione.

Lo scorso sabato la lettera di Patrizia Manassero sembra aver rotto l’equilibrio tra pro e contro, andando a garantire l’unità di tutto lo schieramento dietro alla candidatura di Federico Borgna.

Ho molto apprezzato le parole della collega senatrice Manassero che, in tempi di divisione e conflitto, ha infine preferito l’interesse comune. Vittorie o sconfitte di partiti, liste o correnti sono sempre da posporre al diritto dei cittadini di centrosinistra, maggioranza a Cuneo da molti anni, di avere un solo candidato alle prossime elezioni”.

Ora, cosa dovrà fare il candidato sindaco del centrosinistra? “Chiusa la fase preliminare di raccordo tra le liste, è bene che si passi subito a parlare davvero di programmi, di progetti, di strategie.

È il momento di riflettere su quale città vogliamo, non solo nell’arredo urbano o nei servizi, ma soprattutto nel suo ruolo nel territorio”.

Cioè? “Cuneo capitale delle Alpi Marittime, città ponte con Nizza e la Costa Azzurra, città della vita buona, di qualità?

Città di anziani attivi, con un welfare che punta a domiciliarità e servizi alla persona?

Città che non rinuncia ai giovani e alle famiglie e offre opportunità di sport, di svago e di cultura? Capoluogo dell’agricoltura di qualità e dell’enogastronomia?

Laboratorio di nuovo artigianato e di piccole imprese capaci di innovare e stare sui mercati internazionali? Sembrano domande astratte, ma non lo sono.

Imboccare con decisione tutte o in parte queste vie comporta scelte precise, piani coerenti, persone preparate al posto giusto”.


Nel concreto? “Federico Borgna ha oggi un grande compito: forte  dell’esperienza di questi anni aprire un laboratorio di progettazione che possa disegnare la Cuneo del prossimo decennio.

Lasciamoci alle spalle contrasti e liti con l’unico vero rimedio: lavorare a testa bassa per la città”.