Cervasca – L’odissea di un camionista olandese: dopo un giorno, è potuto ripartire| Rimasto bloccato in una stradina della frazione San Bernardo, è stato ospitato dalla Casa Famiglia Martino

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E’ rimasto per quasi un giorno bloccato, senza la possibilità di rimettersi in viaggio e senza sapere a chi poteva rivolgersi. Sono state ore difficili per un autotrasportatore olandese, il cui Tir è rimasto incastrato a bordo di una stradina della frazione San Bernardo di Cervasca, via Cian.

 

L’uomo, che trasportava 19 tonnellate di pesce surgelato, intorno alle 16 di ieri, lunedì 6 febbraio, era diretto all’azienda Nord Gel, ma le indicazioni errate del navigatore gli hanno fatto imboccare quella strada. Impossibilitato a svoltare a causa di alcuni lavori, l’autotrasportatore ha provato a tornare indietro in retromarcia, operazione resa ancora più complicata dal passaggio di altre auto. Proprio per consentire ad una vettura di procedere, ha accostato, finendo con le ruote fuori dalla strada e rimanendo bloccato.

 

Provvidenziale, a questo punto, è stato l’aiuto di Dario Manassero, della Casa Famiglia Martino, che si trova a poche decine di metri dal luogo dove il camion è rimasto bloccato: “Lui non parla una parola di italiano, quindi è stato fondamentale l’aiuto di una nostra amica, Veronica, insegnante di inglese, che si trovava qua con noi e che ha permesso di comunicare – spiega Manassero -. C’è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che però, per il carico trasportato, non avevano mezzi in grado di soccorrerlo. E’ intervenuto anche il Comune di Cervasca: alla fine, paradossalmente, si è riusciti a sbloccare la situazione addirittura dall’Olanda, chiamando il soccorso autostradale, risolvendo il tutto in un quarto d’ora”.

 

Nel frattempo, però, l’autotrasportatore non aveva un posto dove stare ed era emotivamente in difficoltà per quanto era accaduto: “Lo abbiamo ospitato da noi – spiega Manassero –, è stata una bella esperienza, soprattutto per le mie figlie più piccole che hanno cercato di parlare inglese ed hanno provato a giocare a carta insieme a lui parlando un’altra lingua. Siamo contenti, perché sappiamo che è uscito da poco da un brutto incidente e per questo era molto provato. Ci rammarica un po’ che nessuna delle istituzioni sia stata in grado di aiutarlo, hanno giocato un po’ allo scaricabarile su una cosa che forse era più facile del previsto: bastava solo avere le informazioni giuste”.

 

Sollevato e commosso l’olandese: “Ora sono felice, non è un problema il tempo perso. Il fatto è che, un paio di anni fa, ho avuto un brutto incidente e questo episodio mi ha fatto tornare tutto alla mente. Per fortuna ho trovato una splendida famiglia che mi ha aiutato in tutto”.

 

Gabriele Destefanis