Felice Andreasi, l’AttorPittore a Cherasco

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Ha riaperto, dopo le feste natalizie, chiusa alcune settimane per alcuni interventi urgenti resisi necessari sull’edificio, l’esposizione personale, a Cherasco, nel bellissimo Palazzo Salmatoris, retrospettiva, dedicata a Felice Andreasi, «L’AttorPittore».

La sua chiusura è stata rinviata al 12 marzo.

 

Torinese, classe 1928, morto a Cortazzone d’Asti, scelta come residenza da anni, il giorno di Natale del 2005, Andreasi nasce come pittore, premiato e riconosciuto, di talento e cultura, sia nei paesaggi che nei ritratti, nelle citazioni prese dalla storia dell’arte.

È diventato, quasi per caso, attore, di cabaret, teatro (Goldoni e Beckett inclusi), cinema e televisione (si pensi alla trasmissione cult degli anni Settanta, «Il poeta e il contadino»), quando venne notata la sua comunicativa, la sua aria stralunata, uno spirito surreale abbinato ad una compostezze e ad un distacco sabaudi, velato di tristezza.

Nella sua vita felice, oltre alla presenza al fianco della moglie (soggetti di vari ritratti, ma non mancano tanti autoritratti, notevoli paesaggi e curate architetture, efficaci nudi), ha avuto la fortuna di incontrare un compagno di scuola (al Liceo Classico Rosmini) come Guido Ceronetti, di recitare con personaggi come Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Adriano Celentano, Dario Fo, Paolo Rossi, Lino Toffolo (recentemente scomparso), Pupi Avati…

Le opere esposte ben documentano la varietà e ricchezza, i cambiamenti e le evoluzioni della sua pitture (incluse escursioni sin quasi all’informale, l’andare verso colori più vivaci di quelli degli esordi…).

Tanti sono i ricordi, gli scritti, gli oggetti, le pubblicazioni, inclusi oretta di alcuni video…

L’iniziativa è a cura della Città di Cherasco, di Cherasco Eventi, con comitato scientifico formato da Sergio Ariotti, Andrea Balzola e Franco Prono, catalogo curato da Alessandro Gaido, Sara Merlino, Maura Novelli ed Antonio De Lucia, coordinamento di Licia Innocenti.

L’ingresso è libero, con orari da mercoledì a domenica dalle 14,30 alle 18,30, sabati e domeniche anche dalle 9,30 alle 12,30.

La visita al solo Palazzo, seicentesco, dove fu firmata la pace dopo la guerra per la successione al Ducato di Mantova e del Monferrato, nel 1631, con vari affreschi, tra cui quelli di Taricco, già vale il viaggio a Cherasco (che pure tanto altro offre nel ricco centro storico).