Cuneo: confermato il rientro in fabbrica dei due attivisti sindacali della Manutencoop

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Il 30 gennaio 2017 il giudice del lavoro presso il Tribunale di Cuneo, Dottoressa Rispoli in seguito al ricorso presentato dalla Ditta Manutencoop Facilities Management ha confermato quanto disposto dalla collega Dottoressa Silvia Casarino con decreto ex art. 28 legge 300/1970 confermando l’intimazione alla Manutencoop di riammettere al lavoro presso il cantiere operante alla Michelin di Cuneo, due lavoratori, uno delegato sindacale della Filcams Cgil, che era stato licenziato, e l’altro attivista dello stesso sindacato, che era stato trasferito in altro cantiere.

 

Ai provvedimenti aziendali si era opposta la segreteria provinciale della Filcams Cgil, presentando tramite il proprio legale Roberto Pignatta ricorso in base all’articolo 28 dello statuto dei lavoratori(divieto di condotta antisindacale) al tribunale di Cuneo. Il 17 giugno appunto il primo pronunciamento del giudice ne aveva disposto il reintegro nel posto di lavoro per entrambi gli attivisti.
I provvedimenti presi dalla Manutencoop infatti erano stati decisi dalla direzione durante una vertenza portata avanti dagli stessi lavoratori, vertenza che ha come oggetto le condizioni di lavoro, l’ambiente e la sicurezza e che è tutt’ora in corso.

 

Per la Filcams era evidente l’azione antisindacale operata dall’azienda finalizzata a condizionare pesantemente la vertenza in atto, da qui la decisione di adire a vie legali. Il provvedimento del Tribunale ha accolto il ricorso della Cgil rimarcando, tra l’altro, l’impossibilità di licenziare ingiustamente i lavoratori avvalendosi della cosiddetta clausola di ”non gradimento” dei lavoratori “invocata dalla Michelin, e sottolineando come i provvedimenti messi in atto dalla Manutencoop erano tali da condizionare i lavoratori ed inibire il loro diritto a rivendicare corrette condizioni di lavoro“.

 

Il decreto del tribunale quindi ha intimato la reintegra sul posto di lavoro degli operai in questione, reintegra che è avvenuta il 23 giugno 2016, reintegra confermata dal pronunciamento di oggi del giudice Casarino.
La segreteria provinciale della Filcams Cgil ha preso atto con soddisfazione della conferma del provvedimento che viene giudicato molto importante, in quanto ha rimosso il comportamento antisindacale aziendale consentendo così il proseguimento “normale” della vertenza, che sta facendo importanti passi avanti rispetto all’obiettivo dei sindacati di realizzare le richieste presentate, ma anche di ottenere relazioni sindacali corrette infatti si è in procinto di siglare un’intesa che mira a risolvere una prima parte dei problemi affrontati dai due attivisti reintegrati.