Conclusioni sul Residence di Ghiffa, scoperto in estate del cittadino italiano residente all’estero, abusivo e sconosciuto al fisco | Ha prodotto un volume d’affari da 447.192,35 euro dal 2012

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Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle della Compagnia di Verbania, nell’ambito dei servizi istituzionali in materia di tutela delle entrate dello Stato, hanno concluso la verifica fiscale nei confronti dell’attività turistico ricettiva svolta effettivamente in forma d’impresa dal cittadino italiano, residente in Lichtenstein, proprietario di 14 appartamenti e 6 stanze doppie in Ghiffa (Vb), con vista lago con giardino e piscina.

 

Le attività ispettive erano iniziate la scorsa estate, nel cuore del mese di Agosto, quando presso la struttura non vi era neppure un’unità abitativa libera.

Gli immobili, pubblicizzati su un sito internet tedesco, venivano dati in locazione per brevi periodi di vacanza abusivamente, a clienti esclusivamente stranieri, a prezzi particolarmente concorrenziali rispetto al mercato delle strutture turistico ricettive legali.

Tre i dipendenti a disposizione della clientela di cui una senza alcun contratto di assunzione, una con un contratto di collaboratore famigliare ed un altro quale giardiniere.

Questi preparavano le camere per l’arrivo dei turisti con cambi lenzuola ed asciugamani come una vera e propria struttura alberghiera.

Già pagata dal trasgressore una sanzione amministrativa di 2.000 euro per non aver segnalato l’inizio dell’attività d’impresa al Comune di Ghiffa. Segnalate allo stesso Comune imposte di soggiorno da incassare in quanto evase per 6.867,64 euro.

Ricostruito puntualmente tutto il volume d’affari generato dal 2012 dall’attività d’impresa attraverso l’analisi dei conti correnti esteri sui quali venivano direttamente accreditati i corrispettivi da parte dei turisti per le locazioni definite direttamente on line.

Nessun flusso di denaro transitava per l’Italia per rendere più complessa l’eventuale quantificazione della ricchezza generata in caso di controllo.

Almeno 500 i turisti ospitati senza effettuare alcuna comunicazione di pubblica sicurezza alle Autorità. Ricostruito un volume d’affari da 447.192,35 euro dal 2012 di cui 40.653,85 euro a titolo di IVA.

Il servizio svolto rappresenta la trasversale risposta del Corpo ad un fenomeno evasivo considerevole nella Provincia del Verbano Cusio Ossola la quale, grazie alle opportunità naturali e storiche, da sempre fonda una parte considerevole del proprio sviluppo e la propria crescita sul turismo nazionale ed internazionale.

L’attenzione della Guardia di Finanza a questo settore, indirettamente garantisce lo sviluppo dell’economia sana, del lavoro e delle imprese ad esso legate.