“I nuovi Cie targati Pd? Una trovata che sposta le tensioni dalle città alle province” | Riceviamo e pubblichiamo da Anna Mantini, consigliere comunale della Lega Nord a Fossano

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L’Epifania si è portata via le feste servendo ai cittadini – attraverso la sinistra – un carbone ben camuffato ma proprio per questo ancora più insidioso. Si tratta della proposta del neo ministro Minniti di promuovere i Cie – Centri di identificazione e di espulsione – a tassello fondamentale delle politiche (a oggi inesistenti) di rimpatrio dei clandestini e dei finti profughi.

Strutture che sarebbero operative in maniera più ridimensionata nei numeri delle persone da ospitare, in vista del loro allontamento dall’Italia, e dislocate al di fuori delle aree urbane, quindi all’esterno delle maggiori città e in qualche località cosiddetta “di provincia”.
Visto e considerato che alla fine occorre fare i conti con i numeri, e che non è realistico sperare in un aiuto economico europeo dato il totale isolamento in cui il nostro Paese si è trovato e si trova nel fronteggiare l’emergenza immigratoria soprattutto dalle coste africane, viene più che legittimo pensare che questi Cie in salsa “sinistrorsa” troveranno una presumibile dislocazione in immobili demaniali già esistenti, magari dismessi e storicamente adibiti a funzioni militari o di pubblica sicurezza.

 

Non è pertanto “fantapolitico” immaginare che il governo e il ministero del Pd vogliano collocare i rinnovati Centri in qualche caserma non più operativa ma in possesso dei requisiti per tornare a esserlo. Al di fuori della “cinta” torinese, è proprio Fossano una delle realtà piemontesi maggiormente esposte alla eventualità di doversi fare carico dei nuovi Cie.
Abbiamo perduto la gloriosa ed efficiente Scuola Allievi Carabinieri, a cui è subentrato un Reparto Genieri non in grado di surrogarla del tutto; quella che dovrebbe essere la seconda sede regionale della Protezione civile attende lavori urgenti di adeguamento; il progetto del nuovo Ospedale è oramai di fatto archiviato. La Storia insegna che, quando tante circostanze di segno negativo si cumulano, il peggio rischia di dover ancora venire.
Per questo motivo, come Gruppo Lega Nord, invitiamo il Sindaco e la civica Amministrazione a monitorare la situazione in stretto contatto con il ministero dell’Interno, dello stesso colore politico della Giunta comunale, per prevenire da subito e in via definitiva un simile scenario.

 

I Cie immaginati dal ministro Minniti non risolveranno il problema dell’immigrazione e degli sbarchi incontrollati, in quanto la loro complessiva capienza – come giustamente evidenziato anche dal Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli – basterebbe a malapena a contenere il numero di clandestini che in un solo giorno arrivano sulle coste italiane.
Non si interviene, invece, sull’origine del problema, ossia sulle disposizioni di legge e sulle carenze di risorse finanziarie che rendono di fatto molto difficile procedere a una espulsione anche laddove la stessa sia stata decretata dall’autorità di pubblica sicurezza. Rimane un foglio in mano a un clandestino che continua a circolare in territorio italiano, come confermano le operazioni anche più recenti di polizia che hanno visto il territorio provinciale cuneese direttamente interessato, assieme al resto della regione, dalla presenza o dal transito di questi soggetti.
Siamo quindi di fronte al tentativo del non eletto governo Gentiloni di venire incontro, con una proposta inefficace e puramente di facciata, alle giuste e fondate paure di una parte sempre più ampia di nostri Concittadini, di fronte a quotidiane vicende di cronaca inquietanti o allarmanti anche nella ex isola felice della Granda.

 

Anna Mantini
Lega Nord Fossano