PAGELLONI 2016 – Qui Albese: Dalla salvezza miracolosa al divorzio da Rosso passando per il nuovo presidente, si arriva al Centenario tra colpi di scena

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E’ stato un 2016 di passione per l’Albese Calcio, che si è trovata a vivere una delle annate più complesse della sua centenaria storia, proprio nell’anno che precede lo spegnimento delle 100 candeline sulla torta.

Se l’avvio della stagione 2015/2016 era stato, come purtroppo avvenuto spesso negli ultimi anni, caratterizzato dall’incertezza, con i tifosi che si indagavano su quello che sarebbe stato il futuro sportivo del sodalizio langarolo e con la squadra che solo qualche mese prima aveva centrato i play off di Eccellenza, letteralmente smembrata e ricostruita da zero, la sua conclusione era stata decisamente esaltante, con una salvezza diretta centrata addirittura con tre turni d’anticipo sulla fine del campionato, che tanto sapeva di impresa. Una base solida per garantire all’Albese una serena celebrazione per il suo centenario? No, perché i colpi di scena da qui in avanti non sono di certo mancati, ma andiamo con ordine nel ripercorrere quanto accaduto in casa di una delle più blasonate società cuneesi.

Maggio 2015: L’Albese è reduce da un’onorevole eliminazione nei play off per mano di un Castellazzo che da lì a poco avrebbe staccato il biglietto per la Serie D, ma le acque in casa langarola non sono delle migliori. Il presidente Franco Rava dopo dodici anni dice basta lasciando un grave vuoto dietro il timone, nubi nere si addensano all’orizzonte, la squadra viene smantellata totalmente, i gioielli di casa Cornero, Gallesio e Tarantini vengono ceduti alla Cheraschese e l’iscrizione al successivo campionato è avvolta da punti interrogativi. Quindi, con un inaspettato moto di orgoglio, la prima svolta, con Tony Isoldi che dismessi i panni del Direttore Sportivo, accetta l’invito di assumere il ruolo di presidente e, ottenute le adeguate garanzie, iscrive in extremis la squadra al campionato di Eccellenza. E’ però una squadra totalmente da rifondare, affidata ancora una volta alle sapienti mani di Giancarlo Rosso che, senza poter contare su una pur minima programmazione, inizia a costruire la squadra gettando le basi con tre leoni esperti come Gai, Roveta e Manasiev, richiamando ad Alba due validi cavalli di ritorno come Bosco e De Miglio e affidandosi a giovani di belle speranze come Grimaldi, Bandirola e Vecchiè.

L’avvio di stagione per la squadra, che strada facendo accoglie nei quadri dirigenziali una figura importante come quella di Ivo Anselmo, non è facile, il primo punto arriva alla terza giornata con la Valenzana Mado, la prima vittoria alla quinta, con il Cavour e il 2015 si chiude con 18 punti che tengono la squadra inchiodata in zona retrocessione. La svolta, però, è alle porte. Il nuovo anno si apre con un pareggio con la Saviglianese, quindi l’exploit esterno sul campo della Valenzana Mado fa capire che qualcosa è realmente cambiato “sotto le Torri”, ed infatti la squadra inanellerà sei risultati utili consecutivi sino allo scivolone esterno con la Pro Dronero, sconfitta che da la scossa perché da lì la squadra poterà a casa 5 vittorie consecutive con Virtus Mondovì, LG Trino, Benarzole, Tortona e Pedona. Con Settimo ed Olmo arrivano due sconfitte di misura utili solo a rinviare la festa per una salvezza diretta che giunge sul sintetico del “Coppino” il 10 aprile quando Bosco, Bandirola e Gai, grandi protagonisti della stagione biancoazzurra, stendono il San Domenico Savio Rocchetta portando a casa una salvezza che solo otto mesi prima pareva un’utopia. Gli ultimi sussulti sono un pareggio a reti bianche con il Saluzzo, e una sconfitta indolore con il Casale, che conquista ad Alba l’accesso alla Serie D. Qui termina l’epopea sportiva dell’Albese Calcio ed inizia quella societaria.

 

L’estate che è alle porte è caratterizzato da un insistente susseguirsi di voci che vogliono Luciano Cane, già presidente dell’ASD Giovanile Calcio Europa nonché attuale presidente dell’Area Calcio molto vicino alla presidenza dell’Albese. La trattativa è calda, la possibilità dell’ingresso di nuovi soci ad affiancare la vecchia dirigenza albese è concerta, l’ottimismo traspare anche dalla notizia che la squadra verrà iscritta al prossimo campionato di Eccellenza con conferma quasi totale della rosa che aveva appena centrato la salvezza, paiono mancare solo i dettagli in questa clamorosa svolta societaria, ed invece come un fulmine a ciel sereno a fine giugno giunge un comunicato a firma Luciano Cane che annuncia che “…l’interesse che, a titolo personale e societario, si è manifestato nei confronti di un accordo con l’ASD Albese Calcio nelle settimane passate, a cui si sono riferite diverse testate sportive, è da ritenersi decaduto. Negli ultimi giorni si sono presentate situazioni non preventivate che hanno di fatto rimesso in discussione tutto quanto si era precedentemente convenuto e che rappresentano allo stato per lo scrivente e per la società sportiva che presiedo un impedimento invalicabile per poter continuare la trattativa, sia a livello economico sia a livello formale”. Tutto da rifare e poltrona presidenziale nuovamente vacante, proprio alle soglie dell’annata nella quale verranno celebrati i 100 anni dell’Albese. La macchina però non si ferma, Tony Isoldi rimane alla guida stringendo, a luglio, un’importante “alleanza” con l’Accademia Calcio Alba con l’obiettivo di dare vita ad un progetto che possa portare ad un polo calcistico cittadino destinato a durare nel tempo, con le due società ancora divise a livello burocratico federale per una stagione, a diventare una struttura unica.

La nuova stagione sportiva, intanto, è alle porte. Rispetto al campionato precedente salutano Alba De Miglio, Bosco e Roveta, sostituiti da Corradino, Anania, Lagrasta e Freda, l’undici viene affidato per il nono anno consecutivo a Giancarlo Rosso e l’avvio di stagione, dopo alcuni tremolii iniziali con eliminazione dalla Coppa Italia e sconfitta all’esordio con il Colline Alfieri che manda su tutte le furie Isoldi, pur senza squilli prende una direzione relativamente tranquilla: pareggio con BonbonAsca, vittoria di carattere con il Savigliano, quindi quattro pareggi consecutivi prima della nuova vittoria con il Cavour.

 

Nel frattempo, però, a livello societario un che di clamoroso è nuovamente avvenuto, e finirà per condizionare tutta la stagione (e la storia) Albese: il 30 settembre viene annunciato che, al termine di una lunga trattativa, Gennaro Castronuovo è il nuovo presidente dell’Albese Calcio. 50 anni, lucano di nascita ma albese di adozione, imprenditore nel campo della ristorazione cui va il merito di aver rilanciato lo storico Caffè Calissano di piazza Duomo (e, in tempi più recenti, del Motel Alba), il neo presidente entra a gamba tesa nell’universo albese, riportando la squadra nel suo teatro naturale del “Coppino” e portando una ventata di entusiasmo a tutto l’ambiente. Le sorprese, anche incredibili, però, non finiscono qui. A cavallo tra ottobre e novembre la squadra va incontro a due brutte sconfitte con Castellazzo e, soprattutto, Fossano, due scivoloni che portano il neo presidente a prendere una decisione che ha del clamoroso: il divorzio da Giancarlo Rosso.

 

Con l’allenatore delle due promozioni in Serie D e dei due play off che avevano portato i biancoazzurri alle porte della Lega Pro la separazione consensuale è amara, in attesa di conoscere il nome del nuovo mister la squadra, con Isoldi in panchina supera 3-0 la Valenzana Mado, quindi l’annuncio che tutti attendevano: dopo una serie di colloqui la scelta per il nuovo tecnico cade su Enrico Fantini, ex allenatore della Virtus Mondovì con un passato importante tra i professionisti come attaccante con le maglie di Torino, Fiorentina, Chievo Verona e Modena. L’esordio sulla panchina albese, a poche ore dal suo insediamento, è da shock per l’ex “extraterrestre” del Cuneo Calcio che viene travolto per 3-0 dalla Cheraschese, però con il passare dei giorni la scossa auspicata dal presidente Castronuovo pare sortire i frutti sperati: a discapito di un calendario tutt’altro che agevole, la squadra che nel frattempo si è rafforzata con gli arrivi di Nazari e Gili ed il ritorno di Bosco, supera di misura la Pro Dronero, si ripete sul campo del CornelianoRoero, ferma il Saluzzo e si impone nella prima giornata di ritorno con il Colline Alfieri, 10 punti in 4 partite che consentono ai biancoazzurri di portarsi in quinta posizione in classifica, in piena zona play off.

 

Un risultato incredibile per una squadra che, negli ultimi 12 mesi, ha dovuto subire una ricostruzione, ha passato un cambio di presidente, un cambio di allenatore e si presenta oggi ai festeggiamenti per il Centenario, con un rinnovato carico di entusiasmo che potrebbe riportare il sodalizio langarolo ai fasti del passato.

Voto: 7+

 

Fabio Magliano