Cittadino marocchino denunciato per ben due volte per evasione dagli arresti domiciliari | Stava scontando la pena presso l’abitazione di un cugino nel quartiere Cristo di Alessandria

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La vigilia di Natale i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione Alessandria Cristo si sono visti costretti a denunciare per ben due volte in poche ore, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari, un cittadino marocchino di 34 anni, pluripregiudicato e irregolare sul territorio nazionale.

L’uomo, ristretto ai domiciliari presso l’abitazione di un cugino nel quartiere Cristo, la sera del 24 dicembre, poco dopo le 17.00, ha chiamato il “112” dicendo di avere avuto una discussione molto accesa con la moglie del cugino, motivo per cui aveva riempito uno zaino con la sua roba è uscito di casa per evitare che la situazione degenerasse.

Recatosi in un bar della zona, ha chiesto egli stesso che i militari lo raggiungessero e accertassero che la donna non era più intenzionata ad ospitarlo.

Il 34enne veniva quindi denunciato una prima volta per evasione, sebbene al rientro del cugino e con la mediazione degli stessi Carabinieri intervenuti, la donna veniva convinta ad accoglierlo nuovamente in casa.

La tregua, tuttavia, è durata solo sino alle successive ore 23.00 circa, allorquando la pattuglia della Stazione Alessandria Cristo veniva inviata nuovamente nella stessa abitazione perché il 34enne si era nuovamente allontanato dalla casa a seguito di un nuovo litigio con la moglie del cugino.

Questa volta però la donna è stata irremovibile ed ha rifiutato di riaccogliere in casa l’uomo che, sebbene nuovamente denunciato per essere uscito arbitrariamente dal luogo di detenzione, è stato comunque “aiutato” dagli stessi Carabinieri a reperire un altro alloggio in cui poter continuare a scontare la misura.

Il 34enne è stato quindi accompagnato presso quella di un suo connazionale, unica persona che la sera di Natale a dichiararsi intenzionata ad ospitarlo, in attesa delle decisioni del giudice sulle modalità di un’adeguata prosecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta nei suoi confronti.