Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2017-2019

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Nella seduta del 20 dicembre l’Assemblea legislativa ha deliberato a maggioranza (29 favorevoli e 16 contrari) il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2017-2019.

L’esame della proposta di deliberazione n. 184, che era stata licenziata dalla Commissione Bilancio il 5 dicembre, era iniziato in Aula nella seduta del giorno 13.
Dopo la riforma del decreto legislativo n. 118/2011 che ha suddiviso le voci del bilancio per missioni al fine di consentire una più razionale programmazione delle politiche regionali ordinate per aree tematiche, il Defr assolve la funzione di delineare il quadro di riferimento economico sociale all’interno del quale si troverà ad operare il bilancio regionale: nel documento, quindi, vengono illustrati gli obiettivi e la compatibilità delle risorse.

Funzione che nel vecchio ordinamento contabile era assolta dal Documento di programmazione economico-finanziaria.
Il tentativo dichiarato della Giunta regionale, rappresentata in Aula dal vicepresidente Aldo Reschigna (con delega al Bilancio), è stato quello di compensare nel triennio la pesante situazione di disavanzo pur mantenendo, tra il 2017 e il 2019, il livello dei servizi garantiti nel 2015 e nel 2016.

Le opposizioni peraltro hanno votato in senso contrario perché la deliberazione predisposta dall’Esecutivo è stata considerata deficitaria in diverse aree di intervento e particolarmente nella sanità, nel welfare e nelle politiche per i giovani e, in generale, priva di una strategia di ampio respiro.
L’Esecutivo, così come detto anche dalla maggioranza, ha invece rivendicato la bontà del documento soprattutto in riferimento alla capacità di individuare delle somme per investimenti pur mettendo in atto una valida politica di rigore finanziario tale da permettere l’uscita dal piano di rientro per i debiti pregressi, soprattutto nell’ambito della sanità.
Prima della votazione sull’intero testo, si è conclusa l’illustrazione degli emendamenti e la relativa votazione che ha permesso l’approvazione di diciotto proposte di modifica, la maggior parte dell’opposizione, oltre che dell’Esecutivo, che hanno consentito alcune opportune precisazioni o integrazioni.
In particolare la presa d’atto del protocollo d’intesa fra Regione, Agenzia delle entrate, Guardia di Finanza e Anci Piemonte, per coinvolgere vantaggiosamente le amministrazioni comunali nella lotta all’evasione fiscale.