Maxi sequestro per i Carabinieri di Novi Ligure di oltre 700 kg di hashish, tre nordafricani in manette | La droga era destinata allo spaccio nel milanese e nell’alessandrino

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I Carabinieri della Compagnia di Novi Ligure, nella trascorsa nottata, in seguito ad un’articolata operazione di polizia, che si aggancia ad un precedente sequestro di 70 kg di hashish effettuato il 9 Novembre scorso, hanno intercettato e bloccato un furgone guidato da un ventottenne marocchino residente in provincia di Varese, M. M., diretto a Milano.

I militari hanno trovato all’interno del vano di carico, occultati tra cumuli di abiti usati e borse, custoditi all’interno di grossi sacchetti di plastica rigida, circa 7110 panetti da 100 grammi cadauno di hashish, per un totale di 711 kilogrammi, confezionati ermeticamente e già pronti per essere ceduti agli spacciatori locali.

Il corriere marocchino, avrebbe utilizzato il furgone adibito alla vendita ambulante nei mercati per passare più inosservato nel caso incappasse nei normali controlli del territorio, provvedendo ad occultare in grossi sacchi di plastica tra borse e abiti i panetti di hashish, già confezionati con un grosso strato di cellophane e il cui odore avrebbe potuto essere così celato in caso di controlli.

Certosino è stato il lavoro dei Carabinieri, impegnati per ore nella perquisizione, dovendo estrarre panetto per panetto, occultati all’interno di centinaia di borse e abiti.
L’uomo aveva percorso l’autostrada unitamente ad un’altra autovettura di grossa cilindrata, anche questa bloccata dai militari alla barriera di Milano Sud, a bordo della quale vi erano altri due connazionali del soggetto, che avevano il compito di fargli da “staffetta”, allertando il complice della presenza di eventuali Forze dell’Ordine lungo il tragitto.
Si è accertato che per il viaggio il corriere avrebbe percepito un compenso di 15.000 euro.

I cittadini marocchini M. M., di 28 anni, A. A. N., di 24 anni e E. A. S. di 24 anni, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, con l’aggravante dell’ingente quantità e associati alla Casa Circondariale di Lodi.
Si presume che l’ingente sostanza sarebbe stata stoccata in un deposito, come carico straordinario per le ferie natalizie, per poi essere destinata all’intero mercato Alessandrino.
Tutto lo stupefacente, del valore di 1,5 milioni di euro, è stato sequestrato.