Farigliano dopo l’alluvione del 24 novembre

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Le acque impetuose e devastanti dell’esondazione, avvenuta lo scorso giovedì 24 novembre, che ha colpito la Valle Tanaro e anche alcune aree del comune di Farigliano si sono ritirate, ma restano comunque ingenti danni alle colture agricole.

Pian piano vi è un graduale ritorno alla normalità, con la necessaria conta dei danni, ma anche con la consapevolezza che quanto si è fatto a livello di prevenzione, soprattutto gli ultimi interventi effettuati tra settembre e ottobre di pulizia del fiume, con il taglio della vegetazione cresciuta nell’area golenale proprio nei pressi del ponte Tanot, sono stati provvidenziali.
Restano problemi e disagi in Frazione Viaiano Sottano, dove tre abitazioni sono state inondate, così come a una cantina in Frazione Naviante. Purtroppo in questa zona gli interventi di opere pubbliche effettuati nel post alluvione 1994 non sono stati sufficienti.
La furia dell’acqua ha eroso interi coltivi a noccioleti, campi di grano e mais e prati lasciando al loro posto pietre, fango, sabbia, tronchi, rami e detriti di ogni genere, oltre alla disperazione dei proprietari di questi terreni agricoli.

Sul gruppo Facebook “Sei di Farigliano se…” il Sindaco Mirco Spinardi scrive: “Ora Farigliano ha ritrovato quasi la sua normalità quotidiana, diciamo che è stato un brutto pericolo scampato.

Anche se alcune ferite ci sono e bisognerà sistemare le cose, speriamo in tempi non lunghi, vorrei soffermarmi sul fatto che, per quanto riguarda il nostro comune, le opere ingegneristiche realizzate dopo l’alluvione del 1994, hanno reagito molto bene all’ondata del fiume, e associate alla recente pulizia delle sponde del fiume proprio nei pressi del ponte e alla prevenzione e coordinazione effettuata tempestivamente, hanno fatto sì che ora non si stia parlando di danni a persone. Pertanto, vorrei ringraziare tutti quelli che in questi giorni hanno aiutato l’intera comunità fariglianese, dandosi da fare senza sosta e senza risparmiarsi mai, a partire dai miei colleghi amministratori, tutti i dipendenti comunali, il nostro vigile urbano, i sindaci e gli amministratori dei comuni limitrofi con cui c’è stato coordinamento e collaborazione totale, personale tecnico e amministratori della Provincia di Cuneo e della Prefettura, i Carabinieri, il coordinamento della Protezione Civile, la Protezione Civile di Dogliani e di Bene Vagienna, i Nonni Vigile, tutti i volontari fariglianesi e non, che hanno aiutato noi e chi doveva sgomberare la casa dall’acqua e dal fango, Costantino Giuseppe della RMF di Magliano Alpi e tutte quelle numerosissime persone che si sono rese disponibili a venirci ad aiutare.

Per ultimi, ma solo perché voglio che il ringraziamento sia specifico e sentito, voglio ringraziare tutti i volontari del Gruppo di Protezione Civile di Farigliano, uomini e donne veri, che non si tirano mai indietro e che nel momento del bisogno si sono rivelati all’altezza della situazione, facendo turni massacranti e ora che qui l’emergenza è finita, si sposteranno in Alta Valle Tanaro, dove ci sono paesi ancora decisamente in crisi. Gli aiuti arriveranno, ma noi come sempre, tiriamoci su, non solo le maniche, ma anche il morale!”