Cuneo – Il Consiglio comunale si accende sull’ex Policlinico| Le risposte della Giunta sulle richieste di chiarimenti non hanno accontentato Giuseppe Lauria

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La seduta di novembre del Consiglio Comunale di Cuneo, svolta nella serata di ieri, lunedì 28, si è accesa soprattutto nel finale.

A fare discutere è stata in particolare l’interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Giuseppe Lauria sulla variante dell’ex Policlinico di corso Dante, inserita in un progetto di trasformazione urbanistica dell’area.

 

Lauria ha posto ben 18 domande alla Giunta per avere chiarimenti in merito. “Non mi soffermo sulle domande perché sono molto tecniche e, come potete immaginare, non sono farina del mio sacco – ha esordito -. La mia interrogazione nasce perché sull’argomento mi sembra che abbia avuto più peso lo sfogo di chi diceva che quello spazio non si doveva più lasciare così, rispetto alla questione morale di chi sosteneva che non sarebbe dovuta passare la speculazione edilizia. L’abbiamo detto per tanti anni da qui, da questo Consiglio: prendo atto che qualcuno ora ha cambiato idea. E poi non ci è mai stata presentata una proposta progettuale che invece mi sembra sia stata fatta. Ma a noi nessuno ha mai detto niente”. In chiusura del proprio intervento, Lauria ha spiegato di aver provveduto di persona ad effettuare delle misurazioni: “Ho usato i passi, come si faceva una volta, e non mi ritrovo con le vostre misure. I conti non mi tornano”.

 

Sulla variante dell’ex Policlinico, hanno presentato un’interpellanza anche i gruppi Pd, Moderati e Misti di Minoranza: “Chiediamo chiarimenti sul perché per anni il Comune non abbia fatto osservare l’ordinanza di manutenzione del fabbricato; e poi vorremmo sapere se la monetizzazione dei 410 posti auto sia sufficiente per definire che l’intervento sia di interesse pubblico”, ha detto il consigliere Antonino Pittari.

 

Ad entrambi ha risposto il vice sindaco Luca Serale. Sul progetto, secondo Lauria mai presentato ai consiglieri, ha così chiarito: “Il 3 dicembre 2015 è stato presentato dalla proprietà uno studio di fattibilità, ma gli Uffici dopo una disamina tecnica hanno ritenuto che non fosse applicabile, per questo non è stata portata avanti questa modalità di riqualificazione. Quindi, non è stato presentato nessun progetto, ma uno studio di fattibilità sì”. A Pittari Serale ha confermato che il Comune negli anni ha fatto diverse ordinanze, “che sono state in parte rispettate. Ad oggi non esiste una relazione tecnica sullo stato del fabbricato, ma è sotto gli occhi di tutti la situazione di degrado”. E ha aggiunto: “Per quel che riguarda i 410 posti auto, il Comune ha chiesto un extraonere del valore di 1300 euro per ogni posto, o un’opera equivalente. In questo momento in cui alcuni interventi dovrebbero essere incentivati, ottenere extra oneri è importante per l’amministrazione”.

 

Come ci si poteva aspettare, Lauria non è stato per nulla soddisfatto delle risposte: “Gli immobili non utilizzati in città sono tanti, ma a tutti i proprietari che hanno presentato progetti è stato risposto che non si poteva fare: allora vengono applicati due pesi e due misure. Ora ho capito che quando vi chiedevo se fossero stati presentati dei progetti, sbagliavo io, avrei dovuto porvi la domanda in maniera diversa, e parlare di studi di fattibilità, ma io sono un po’ sempliciotto e pensavo che andasse bene lo stesso. Infine, la storia dei miei passi sta a dimostrare che io almeno un sopralluogo, con i miei metodi, l’ho fatto. E’ singolare invece che su un’opera su cui l’amministrazione si gioca molto della sua credibilità, gli uffici non si siano preoccupati di fare una verifica”.

 

Gabriele Destefanis