Referendum Costituzionale: Corrado Beccacini dice un chiaro “No” alla Riforma | Riceviamo e pubblichiamo dal presidente della Pro Dronero e volto noto in Valle Maira

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La nostra Costituzione,entrata in vigore nel 1948, e’ considerata da molti una delle piu’ belle in assoluto.Certamente e’ stata redatta in un momento storico particolare,subito dopo la fine della guerra di Liberazione dal Nazifascismo, quando l’Italia ha finalmente ritrovato la liberta’ e con essa la voglia di partecipare con una grande passione politica alla vita delle nuove istituzioni democratiche.

Venne allora eletta un’Assemblea Costituente rappresentativa in modo proporzionale di tutte le piu’ importanti forze politiche di centro,di destra e di sinistra allora presenti in Italia,le quali,mettendo da parte cio’ che le divideva,si sono sforzate di tradurre in un testo il piu’ possibile condiviso quegli ideali in cui tutti potevano riconoscersi.C’erano allora grandi uomini,come De Gasperi,Nenni,Pertini,Togliatti, Parri e tanti altri ancora,al cui confronto gli attuali leader politici appaiono davvero figure di una pochezza imbarazzante. Eppure sono proprio alcuni di loro che cercano adesso di toglierci anche la speranza di un cambiamento,concedendoci ancora la possibilita’ (bonta’ loro !!!) di eleggere la sola Camera dei Deputati,ma riservandosi la nomina dei Senatori,scelti al loro interno tra i Consiglieri Regionali ed i Sindaci,i quali in verita’ dovrebbero continuare a preoccuparsi dei loro Territori,anziche’ fare periodicamente una gita a Roma per legiferare su questioni che con ogni probabilita’,avrebbero modo di conoscere solo in un modo puramente superficiale .Di certo entrando nel nuovo Senato verrebbero a godere anche loro della immunita’ (impunita’?) parlamentare,senza poi considerare il fatto che potrebbero essere espressione di maggioranze politiche diverse rispetto a quella liberamente scelta dal voto popolare per la Camera dei Deputati. Tutto questo e’ per me inaccettabile,per questo senza il minimo dubbio il 4 dicembre votero’ no ad una riforma che sta spaccando l’Italia unita a suo tempo dalla attuale Costituzione e rischia di consegnare l’ennesima delega in bianco alla peggior classe politica del dopoguerra,togliendo ai piu’ giovani la possibilita’ di costruire un giorno anche coi loro voti un’Italia migliore.

 

Corrado Beccacini

La nostra Costituzione,entrata in vigore nel 1948,e’ considerata da molti una delle piu’ belle in assoluto.Certamente e’ stata redatta in un momento storico particolare,subito dopo la fine della guerra di Liberazione dal Nazifascismo,quando l’Italia ha finalmente ritrovato la liberta’ e con essa la voglia di partecipare con una grande passione politica alla vita delle nuove istituzioni democratiche. Venne allora eletta un’Assemblea Costituente rappresentativa in modo proporzionale di tutte le piu’ importanti forze politiche di centro,di destra e di sinistra allora presenti in Italia,le quali,mettendo da parte cio’ che le divideva,si sono sforzate di tradurre in un testo il piu’ possibile condiviso quegli ideali in cui tutti potevano riconoscersi.C’erano allora grandi uomini,come De Gasperi,Nenni,Pertini,Togliatti,Parri e tanti altri ancora,al cui confronto gli attuali leader politici appaiono davvero figure di una pochezza imbarazzante.Eppure sono proprio alcuni di loro che cercano adesso di toglierci anche la speranza di un cambiamento,concedendoci ancora la possibilita’ (bonta’ loro !!!) di eleggere la sola Camera dei Deputati,ma riservandosi la nomina dei Senatori,scelti al loro interno tra i Consiglieri Regionali ed i Sindaci,i quali in verita’ dovrebbero continuare a preoccuparsi dei loro Territori,anziche’ fare periodicamente una gita a Roma per legiferare su questioni che con ogni probabilita’,avrebbero modo di conoscere solo in un modo puramente superficiale .Di certo entrando nel nuovo Senato verrebbero a godere anche loro della immunita’ (impunita’?) parlamentare,senza poi considerare il fatto che potrebbero essere espressione di maggioranze politiche diverse rispetto a quella liberamente scelta dal voto popolare per la Camera dei Deputati.Tutto questo e’ per me inaccettabile,per questo senza il minimo dubbio il 4 dicembre votero’ no ad una riforma che sta spaccando l’Italia unita a suo tempo dalla attuale Costituzione e rischia di consegnare l’ennesima delega in bianco alla peggior classe politica del dopoguerra,togliendo ai piu’ giovani la possibilita’ di costruire un giorno anche coi loro voti un’Italia migliore.