Eccellenza – Fantini nuovo allenatore dell’Albese: “Si può lavorare, dal mercato arriverà qualcosa”

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Riecco Enrico. Dopo la difficile esperienza dello scorso anno alla Virtus Mondovì, Fantini torna ad allenare una compagine di Eccellenza, chiamato da patron Castronuovo per risollevare le sorti dell’Albese, precipitata all’undicesimo posto nel girone B.

 

Ritorna in campo ed a far valere la sua esperienza, dopo aver sperato di poter allenare una squadra giovanile in estate: “Naturalmente sarebbero state due esperienze diverse: una prima squadra è diversa dal settore giovanile, ma lavorare con una prima squadra è sempre stato per me uno stimolo. Mi ritengo contento, ho trovato un presidente ed una società ambiziosa ed ho voglia di far bene”.

 

Una situazione diversa da quella “drastica” in cui subentrò lo scorso anno nel monregalese: “Di solito, vedi lo scorso anno, si subentra in situazioni complicatissime. Questo non è il caso: la squadra è fortemente viva, l’ho vista domenica ed ho concluso che si può lavorare. Tra una settimana c’è il mercato e penso che la società interverrà in questo senso: so che il presidente con Tony Isoldi ha in mente qualche acquisto, purché a me vada bene. Da dove ripartire? Da una squadra molto viva, da quell’entusiasmo che avevano già domenica. Valuterò con il ds per scegliere la soluzione tattica in questa prima uscita, in attesa di conoscere meglio il gruppo”.

 

Fantini che, dal canto suo, porterà un bagaglio fatto di 306 presenze tra i professionisti: “Posso dire solo che mi sarà utile sotto l’aspetto mentale e professionale: io non vedo dilettantismo e voglio sempre vedere del professionismo tra i giocatori. Cercherò di portare questo. Lo sanno benissimo tutti, poi, che il tasso tecnico e qualitativo di una squadra cambia moltissimo rispetto alla Serie A”.

 

La prima vera occasione per costruire quasi da zero, nella speranza di poter prolungare il percorso: “Sono sincero, il presidente vorrebbe avere un rapporto più lungo di qualche mese: vorrebbe porre le basi per il futuro, ma il calcio è fatto di circostanze e situazioni. Io parto con l’obbligo di fare bene, poi si vedrà. Domenica eravamo 3-4 allenatori in tribuna, perché il patron si era preso tempo, poi ha scelto me. Per me è la prima vera occasione. Lo scorso anno a Mondovì c’erano problemi evidenti, quest’anno allenerò un gruppo competitivo, con una società forte, aspetto fondamentale”.

 

Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it