31 milioni in favore della zootecnia: un aiuto anche per gli allevatori della Granda

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Il dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha stanziato 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico: 21 milioni di euro provenienti dall’ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e altri 10 milioni di euro di risorse nazionali.

“Prosegue con determinazione – sottolinea il viceministro cuneese, Andrea Olivero – l’impegno del Governo per tutelare gli allevatori e rilanciare il settore. Si interviene a sostegno delle 19.000 aziende italiane che producono latte in montagna, riconoscendone l’importante funzione al di là di quella economica. Inoltre, a completare il quadro delle azioni in campo, ci sono anche misure di appoggio per la suinicoltura e il latte ovino. L’attuale fase economica offre alcuni segnali positivi, i quali, però, dopo il periodo difficile vissuto dalle imprese del comparto, vanno aiutati a rafforzarsi”.

 

Il tutto, in attesa degli interventi contenuti nella Legge di Bilancio? “Stiamo lavorando perché, come lo scorso anno, venga confermata la compensazione Iva sulle carni. Poi, c’è la previsione di semplificare fortemente l’accesso al Fondo latte, esteso pure al comparto suinicolo. Inoltre, dal 1º gennaio 2017 sarà obbligatorio indicare in etichetta l’origine della materia prima per latte, formaggi e yogurt. Tasselli strategici per dare una mano ai nostri allevatori”.
Quali vantaggi si devono attendere gli imprenditori del settore della provincia di Cuneo? “Oltre ai provvedimenti già messi in campo nei mesi passati, che stanno iniziando a dare alcuni risultati importanti sul prezzo del latte, queste iniziative sono mirate ad aiutare chi più sta faticando: a partire dagli allevatori di montagna e dai piccoli allevatori di ovini e suini. Aiuti e tracciabilità possono aprire una nuova stagione, in particolare per aree come il cuneese, fortemente connotate dalla qualità dei loro prodotti. Naturalmente gli aiuti sono solo una boccata d’ossigeno, ma, in tempi difficili per gli allevatori, servono anche questi”.

 

LE AZIONI IN CAMPO
Allevamenti di bovini da latte in montagna
Alle 19.000 aziende delle zone montane, che allevano 500.000 capi, vengono destinati 14 milioni di euro.
La suinicoltura
Il comparto della suinicoltura viene sostenuto con 10 milioni di euro, concentrando gli interventi sul miglioramento del benessere animale e sui piccoli allevamenti. In particolare, si prevede l’aiuto sulle scrofe per aumentare il periodo di lattazione da 3 a 4 settimane. Le aziende con meno di 1.000 scrofe riceveranno un incremento del premio del 25%.
Il settore ovino
Per far crescere la qualità del latte si riconosce l’aiuto a una produzione di 10 milioni di litri: un quarto di quella complessiva a livello nazionale.