“Sopralluoghi e tagli di nastri non danno merito di chi ha combattuto per far partire i lavori del Tenda Bis” | Riceviamo e pubblichiamo dall’esponente leghista Anna Mantini

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Facendo riferimento alle più recenti dichiarazioni di esponenti politici in missione ai cantieri del Tenda bis, nonché a situazioni analoghe relative alla rivendicazione ultima di opere pubbliche di interesse provinciale, senza naturalmente intenti polemici di sorta, è mia intenzione con questo intervento ristabilire una corretta cronologia delle situazioni e delle persone che nel tempo hanno accompagnato il cammino prima progettuale e poi esecutivo di questi così come di altri interventi infrastrutturali cari alla nostra Granda.

 

Partendo appunto proprio dal capitolo del raddoppio del tunnel di Tenda, sul quale adesso registriamo un certo attivismo rivolto all’assunzione della totalità dei meriti di sblocco di questa molto attesa opera di collegamento frontaliero, la cronistoria stessa è quella che segna la differenza fra le dichiarazioni recenti e i fatti concreti risalenti: indicando il laborioso cammino compiuto dalla Amministrazione provinciale passata, della quale ho avuto l’onore di fare parte durante la Presidenza di Gianna Gancia – attuale Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale – e in cui si sono effettuate le accelerazioni decisive, e lo sottolineo due volte, seguite alla ratifica dell’intesa internazionale italo-francese a opera del Governo Berlusconi-Bossi nell’estate del 2008. Un anno, quest’ultimo, dove si manifestavano ancora in tutta la loro evidenza i problemi di ordine finanziario legati alla ricerca delle risorse necessarie e coprire i maggiori costi del progetto di raddoppio e di messa in sicurezza, oltre alle questioni a carattere burocratico lasciate irrisolte dal Governo Prodi di centrosinistra in carica nel periodo precedente e che creavano più di una incertezza sull’iter della gara finalizzata all’appalto.

 

Incertezze che è stato possibile fugare a partire dall’estate del 2009, dopo l’elezione dell’Amministrazione Gancia in Provincia di Cuneo – subentrata alla Giunta dell’onorevole Raffaele Costa – avviando un periodo quinquennale denso di iniziative sul duplice versante del pressing politico e della deliberazione amministrativa: periodo grazie al quale le sollecitazioni, fino a quel momento espresse dal territorio della Granda, hanno potuto trovare una positiva e irreversibile svolta verso gli attuali cantieri.

La Giunta provinciale a cui ho preso parte ha seguito, con sollecitazioni dirette e praticamente quotidiane a Ministeri, Anas, Regione e Cig Commissione intergovernativa – l’andamento delle procedure nel delicatissimo passaggio “dalle carte ai cantieri”, dalle istruttorie all’appalto, sul quale il minimo calo di attenzione, data la estrema complessità burocratica di partenza, avrebbe potuto riazzerare l’intero processo.

 

La nostra quotidiana attività di osservazione e di costruttiva pressione politica ha pertanto permesso, da giugno 2009 – il mese di pubblicazione del bando di appalto integrato – al 21 novembre 2013 – data di affidamento dei lavori da parte dell’Anas al soggetto imprenditoriale aggiudicatario del cantiere – di rendere definitivo e lo ribadisco irreversibile lo sblocco dell’intero progetto. Questo nel quadrienno nel corso del quale la Giunta Gancia si è dovuta confrontare non solo col Governo Berlusconi – maggiore artefice del buon fine della partita in forza peraltro del diretto interessamento dei Ministri Bossi, Calderoli e Tremonti – ma anche con i due successivi Governi di Monti e Letta, che rendevano necessario un livello di vigilanza ancora più alto, assicurando l’approvazione celere di tutti i progetti complementari alla galleria sotto l’aspetto della sicurezza idrica e idrogeologica dell’area dei cantieri.

 

Questa puntualizzazione la ritengo doverosa per una pura necessità di chiarezza sul ruolo di chi ha fatto propria la battaglia per farci uscire dal secolare isolamento infrastrutturale e per dotare il territorio provinciale di opere pubbliche all’altezza delle grandi sfide economiche e sociali attuali. Battaglie che spesso rischiano di finire in secondo piano rispetto a sopralluoghi celebrativi o a tagli di nastri – come quelli compiuti dall’attuale Presidente della Provincia e Sindaco di Cuneo in ambiti come quello dell’edilizia scolastica, altro grandissimo fronte di impegno della Giunta Gancia – enfatizzati dagli amministratori provinciali oggi in carica con l’utilizzo politico indelicato delle agenzie informative istituzionali come strumento di indebito appoggio alle campagne elettorali e referendarie di Renzi.

 

Anna Mantini
Lega Nord Fossano