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Improvvisamente, in maniera del tutto inattesa, nonostante una età non più giovane, alle soglie dei novant’anni, è scomparsa, lunedì 17, Luigina Gribaudo Falco, poetessa cuneese tra le più produttive e premiate degli ultimi decenni (non solo in iniziative letterarie locali), nota per versi in cui la sensibilità, molto giocata sui ricordi, quelli, ad esempio di gioventù e tempi della scuola, si abbinavano a grande eleganza, solidità, correttezza, come si usava scrivere in generazioni passate.
In molti sono andati a salutarla nelle camere mortuarie dell’Ospedale Carle, dove era stata ricoverata d’urgenza, ed hanno partecipato al suo funerale di mercoledì pomeriggio 19, dove la figlia Marina (era vedova da qualche anno di ferroviere, coi parenti lascia due adorati nipoti) ha letto suo componimento (vantava anche varie pubblicazioni su periodici locali). Riposa nel cimitero della natia Caraglio, paese ha cui molto spazio lasciò rievocando il passato nei suoi scritti.
AT
