Caporalato in agricoltura: la legge è definitiva | Dopo l’approvazione al Senato, anche la Camera ha dato l’ok definitivo al provvedimento che prevede il carcere e colpisce il patrimonio di chi sfrutta i lavoratori

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Dopo l’approvazione al Senato, la Legge contro il caporalato in agricoltura ha ottenuto il sì definitivo della Camera (346 voti a favore, nessun contrario e l’astensione di Forza Italia e della Lega).

 A seguirne l’iter in Commissione e in aula, in entrambe le Camere, è stato il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, che ha dichiarato:- “Casi di sfruttamento anche in provincia di Cuneo. Ora serve una grande alleanza del comparto agricolo che opera con onestà e correttezza”.

“Il provvedimento – sottolinea Olivero – ha avuto un peso assolutamente centrale nel mio impegno, in quello del ministro Martina e di tutto il Governo. Ora ci sono gli strumenti per contrastare in modo efficace la vergogna del fenomeno, individuando con precisione il reato e dando concrete modalità per colpire in modo rapido coloro che delinquono attraverso il carcere e a livello patrimoniale. Confiscare senza indugio il patrimonio di chi sfrutta i lavoratori in agricoltura può essere un’arma in più, come è stata contro i mafiosi, ed ora l’avremo a disposizione. Da questo punto di vista la norma è un passo avanti e un decisivo punto di arrivo. Ma noi la vogliamo vivere anche come una nuova partenza”.
Quindi, quali sono gli sviluppi per il futuro? “Dobbiamo puntare sulla costruzione di una grande alleanza del comparto agricolo, nella quale possano essere protagonisti tutti gli imprenditori, le associazioni di rappresentanza e il mondo del lavoro. In questo senso la rete del lavoro agricolo di qualità, che abbiamo fortemente potenziato, potrà essere di grande aiuto, con particolare beneficio per quei territori che abbiamo convenuto essere maggiormente a rischio. Questa Legge ci fornisce gli strumenti e adesso ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità”.

Il viceministro parla poi della situazione in provincia di Cuneo: “Nella Granda si sono riscontrate forme di grave sfruttamento di manodopera, soprattutto stagionale, e forse esistono anche casi di caporalato, sia pure nascosti dietro a false cooperative, come recentemente ha denunciato proprio Confcooperative. Per questo servono controlli e, insieme, una vera alleanza tra imprese, associazioni agricole e sindacati. La nuova Legge si muove per dare legalità a tutti i contratti”.