Il Palio dei veleni. Borgo Moretta: “Scorrettezze assurde, il Palio va revocato” | Contestata una scorrettezza del fantino di “Patin e Tesor”. Il presidente Destefanis “Mi attengo a quanto scritto dai giudici”

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Il Palio degli Asini 2016 non sarà ricordato per l’eccezionale cornice di pubblico data alla manifestazione, né per la vittoria attesa 11 anni del borgo “Patin e Tesor”, e tanto meno per lo storico ex aequo del premio sfilata ai borghi del Fumo e San Martino.

La goliardica corsa degli asini albese disputatasi ieri pomeriggio passerà infatti alla storia per lo strascico di polemiche che ha lasciato, e che in queste ore sta agitando gli animi “sotto le Torri”.

I fatti sono presto raccontati: l’asino del Borgo Moretta sta conducendo la gara quando il secondo fantino del borgo dei Patin e Tesor in pista con il numero 13 ormai doppiato scende dall’asino ostacolando di fatto l’avversario, facendogli perdere tempo prezioso e consentendo al compagno di squadra, Andrea Bravo, di involarsi verso la conquista del palio. Il fantino autore della scorrettezza viene squalificato dalla giuria, ma la polemica non si placa, anzi, raggiunge toni molto accesi come conferma il presidente del Borgo Moretta Bruno Silvestro “Non si tratta di fare polemiche, perché qui ci sono tutti gli estremi per sporgere denuncia. Mentre il nostro asino si apprestava a vincere la corsa, con mezzo giro di vantaggio sugli altri e un solo giro ancora da percorrere, il secondo fantino dei Patin per poter fermare il nostro è sceso dall’asino e quando lo ha visto sopraggiungere si è messo di mezzo bloccandogli la strada con la corda, in più ha preso l’asino per la testa e non l’ha lasciato andare fino a quando il suo compagno non è passato. Un fatto gravissimo, una cosa mai vista. Questo non è il Palio di Alba, il Palio è sempre stato goliardico, c’è stato gioco di squadra ma mai a livelli simili. Sono cose brutte, perché rovinano la festa, creano astio tra i borghi e rovinano tutto l’ambiente. In più abbiamo dovuto portare il nostro fantino al Pronto Soccorso perché ha ricevuto una testata allo sterno dall’altro asino e gli hanno dato tre giorni di prognosi. Va bene l’agonismo, che c’è sempre stato, ma qui si deve parlare di cattiveria, e in queste condizioni non si va più da nessuna parte”. Naturale quindi il ricorso, con la richiesta che la posizione dei vincitori del Palio venga messa in discussione e che il Palio 2016 non venga assegnato “Io ho già fatto le mie rimostranze al Presidente Cirio – prosegue Silvestro – Se entro venerdì non verranno presi i provvedimenti, ovvero la revoca del Palio visto che noi non ne chiediamo la vittoria ma solamente che non venga assegnato, farò ritirare tutte le bandiere dal borgo, non prenderemo parte all’inaugurazione della Fiera e il prossimo anno non correremo il palio. Non è più una cosa goliardica ma è una situazione inaudita. Se consentiamo che queste persone prendano piede, che commettono una scorrettezza e poi ridendoti in faccia vengono a dirti che questo è il palio, lasciamo che rovinino una festa attesa per un anno dagli albesi”.

Grande amarezza, seppur per ragioni differenti, anche in casa Patin e Tesor dove, nel giro di poche ore, si è passati dalla gioia per una vittoria attesa undici anni alle polemiche più aspre “Io ero sugli spalti e non ho visto nulla, ho sentito che era stato squalificato il fantino numero 13 e, se ha commesso una scorrettezza, è giusto così – dichiara il presidente del borgo Gabriella Destefanis – La cosa che mi infastidisce è che ora sorga tutto questo casino. Ora ci sarà una riunione speciale, sarà rimesso tutto in discussione, vogliono togliere il palio, vogliono le squalifiche…La situazione è molto antipatica. Io mi attengo a quello che hanno scritto i giudici, io non so più cosa pensare. Doveva essere una cosa simpatica, tutti gli anni c’è qualche screzio, ma a questi livelli mi pare si stia esagerando. Sono amareggiata, aspettavamo questo palio da undici anni, è stata una bella festa, mentre ora rimane solo l’amaro in bocca. Fa male, perché è dal 1993 che sono presidente del Borgo e una cosa così non l’avevo mai vista”

 

Alice Ferrero