Ciclismo: Riva ed Olivero vincono il Memorial Milesi

0
465

A Baldissero si è svolto il Memorial Milesi non, gara impegnativa, pur senza avere montagne da scalare, in ricordo di Aldo Milesi, scomparso 9 anni fa.

 

Il percorso, già collaudato nel 2015, è un anello di 21 chilometri da fare 4 volte che, partendo da Baldissero, scende leggermente fino quasi a Ceresole d’Alba per poi girare verso la collina di San Grato. Lo strappo più lungo è quello dei Donati, 600 metri che possono lasciare il segno. Gli altri sono meno lunghi ma per 10 chilometri giusti si sale e si scende fino ad arrivare al bivio per Monteu Roero. Una breve discesa e, alla Trattoria dei Cacciatori, si svolta nel circuito dei Castagni per tornare a Baldissero dove, dopo 4 giri e 84 chilometri di corsa, è posto il traguardo.

 

Prima di dare il via, Maela Milesi ringrazia commossa tutti coloro che si sono iscritti alla manifestazione dedicata a suo zio Aldo, che i meno giovani ricordano sicuramente. I primi a partire sono i 57 concorrenti fino a 49 anni, che si lanciano a sessanta all’ora in direzione di Ceresole. Il gruppo affronta compatto lo strappo dei Donati e nel restante “mangia e bevi”, se ne vanno Carlevero, Caresio, Magnaldi e il veterano Bosticco. I quattro fuggitivi transitano al primo passaggio da Baldissero con un vantaggio di 20” sul gruppo inseguitore, in fila indiana. Nel secondo giro la fuga è annullata ma Mattia Magnaldi riparte per una nuova avventura e lo vediamo transitare al secondo passaggio con qualche decina di metri su Ferracin e Riva. Alle spalle dei tre si muovono anche Pellicanò, Peluffo e Davide Carlini, ma anche il gruppo si fa sotto e raggiunge tutti. La terza tornata vede altri tentativi d’evasione. Dalla nostra postazione sulla collina di Baldissero noi assistiamo a quello di Bardi e Andrea Alberto, inseguiti a 10” da Ferracin, Gallo, Magnaldi, Peluffo, Pellicanò, Ramò e Sosnovshchenko. Ma anche questa volta il plotone si rifà sotto.

 

Inizia l’ultimo giro e, nelle scaramucce che precedono l’entrata nei saliscendi di San Grato, in testa alla corsa si forma un gruppetto di una decina di corridori. Al secondo strappo, parte Alessandro Nervo, subito seguito da Barbero. Poco dopo, ai due si aggiunge anche Riva. All’ultimo strappo, scatta Nervo, seguito da Riva, ma ancora Barbero non si lascia sorprendere e va a “tappare il buco”. I tre magnifici contendenti, all’ultima curva, arrivano praticamente affiancati. Poi Riva, che indubbiamente è il più veloce dei tre, inizia la sua progressione, alla quale questa volta Barbero non riesce a reagire.
I

 

l veterano Danilo Riva taglia il traguardo del 9° Memorial Aldo Milesi, coprendo gli impegnativi 84 chilometri alla media di 39,940 km/h. Secondo è Sergio Barbero, veterano anche lui, seguito dal senior Alessandro Nervo. A 50” dal vincitore, Davide Carlini anticipa la volata del gruppo, vinta da Dellerba su Cristiano Alberto, Sosnovshchenko, Ramò, Caresio, Iorio, Allois, Bosticco, Mancuso, Milidona, Gagliotto, Angaramo e Dall’Osto.

 

La corsa dei 43 over 50, tra i quali c’è anche Sarah De Santis, parte qualche minuto dopo. Il primo dei quattro giri è solo un assaggio, perché il plotone formato dai più titolati al successo, rimane compatto. Al passaggio da Baldissero vediamo Ginestra che cerca di allungare, ma Panepinto gli è subito dietro, inseguito da Piacenza e Grappeja. A una ventina di metri passano Carena, Stefano Carbone, Nigro, Bonato e Ragazzini, con il resto del gruppo. Anche nella seconda tornata i battistrada rimangono compatti e al transito da Baldissero, a guidarli ci sono Piacenza, Alparone, Carbone e Ragazzini.

 

Sul finire del terzo giro prende l’iniziativa Giovanni Fedrigo che prova l’uscita solitaria. Lo seguono Alparone, Nigro, Piacenza, Grappeja e Carena con gli altri inseguitori, dai quali ci sembra manchi qualcuno del giro precedente. Poco dopo il suono della campana avviene il ricongiungimento. Ultima tornata con il gruppo ormai ridotto a 25 unità. Sullo strappo “delle mucche” allunga Ginestra. Provano a inseguirlo Grappeja e Bonato, ma il battistrada non molla. Chi molla è invece Bonato, colpito da crampi. Dagli inseguitori emerge Olivero che raggiunge e supera Bonato e Grappeja e si riporta su Ginestra.  Il finale è nuovamente scoppiettante come quello che l’ha preceduto. In testa alla corsa è Ginestra che dà il maggiore contributo. Olivero non collabora perché alle sue spalle ci sono i compagni Longo e Ostorero, oltre a Bonato, ripresosi dai crampi. Nel frattempo anche Grappeja riesce ad accodarsi.

 

Anche Panepinto prova a riportarsi sui tre fuggitivi. Ci arriva vicino ma non ce la fa. Ormai non c’è più tempo perché siamo nei pressi del traguardo, dove Beppe Olivero lancia il suo attacco definitivo. Grappeja si stacca subito e poi anche Ginestra è costretto a cedere davanti alla maggior freschezza del rivale, che taglia il traguardo alla media di 37,750 km/h. Secondo è Flavo Ginestra, seguito da Massimo Grappeja.

 

c.s.