Nel 2° trimestre 2016 la produzione industriale in Piemonte cresce dell’1,5% | Il miglioramento viene riscontrato in tutti i settori e in quasi tutte le province

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Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi i dati della 179ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2016 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2016 e ha coinvolto 1.212 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 93.149 addetti e un valore pari a circa 53 miliardi di euro di fatturato.

Nel II trimestre 2016 la produzione industriale regionale ha fatto registrare una crescita dell’1,5% rispetto all’analogo periodo del 2015, frutto di andamenti positivi realizzati in tutti i principali settori e nella maggior parte delle realtà territoriali. Il risultato del periodo aprile-giugno 2016, che segue la crescita del 2,2% manifestata nel I trimestre dell’anno, appare ancora più significativo se si tiene conto del fatto che la variazione è stata calcolata rispetto al II trimestre 2015, periodo in cui la produzione cresceva già del 2,2%.

“I dati diffusi oggi sull’industria manifatturiera nel II trimestre 2016 (aprile-giugno) fanno registrare un buon incremento tendenziale: risultano positivi, infatti, produzione industriale, ordinativi esteri e interni, fatturato totale e grado di utilizzo degli impianti. Il miglioramento viene riscontrato in tutti i settori e in quasi tutte le province. Il trimestre considerato potrà sicuramente contribuire ad attenuare i risultati dell’intero anno che, purtroppo, alla luce delle indagini previsionali dei trimestri successivi, non ci consentono di confermare l’andamento registrato oggi. Molto c’è ancora da fare per ridare slancio all’occupazione, all’export e ai consumi interni. Le nostre imprese hanno fatto miracoli in questi anni, ma ora hanno bisogno di un sistema economico e di istituzioni forti che sappiano incoraggiare e promuovere l’attività imprenditoriale: purtroppo, con lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 25 agosto, il Sistema camerale verrà privato di importanti strumenti che finora ci hanno permesso di sostenere le imprese, affiancandole nel loro percorso” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte.

Scendendo nel dettaglio dimensionale d’impresa, emerge come le performance meno brillanti, in termini di produzione, abbiano caratterizzato le grandi imprese (oltre 249 addetti) e le micro imprese (0-9 addetti), realtà che hanno evidenziato una crescita di lieve entità (rispettivamente +0,2% e +0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2015. Per tutte le altre classi dimensionali si è registrato, invece, un aumento più sostenuto dei livelli produttivi. In particolare, le medie imprese (50-249 addetti) hanno manifestato il trend migliore (+3,9%), seguite dalle imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti), con una variazione positiva dell’1,2%.

Conferme positive sullo stato di salute del comparto manifatturiero piemontese arrivano anche da tutti gli altri indicatori. Gli ordinativi si sono incrementati lievemente sul mercato interno (+0,3%) e in misura maggiore su quello estero (+5,2%). Il periodo aprile-giugno ha evidenziato anche risultati positivi per il fatturato: quello totale segna un +1,4%, mentre la componente estera si sviluppa dell’1,6%.

L’aumento dell’output ha interessato tutti principali settori produttivi. L’incremento più sostenuto ha riguardato i mezzi di trasporto, cresciuti del 3,9%. Le industrie alimentari hanno vissuto un’espansione del 2,9%, seguite dalla filiera tessile (+2,0%). Superiori alla media regionale del trimestre anche i risultati dele industrie elettriche ed elettroniche (+1,8%) e del comparto dei metalli (+1,7%). Le industrie meccaniche e l’industria del legno e del mobile hanno realizzato uno sviluppo di poco inferiore al punto percentuale (entrambe +0,8%).
Il comparto della chimica-gomma-plastica, che aveva realizzato risultati brillanti nei trimestri percedenti, ha segnato un sostanziale stabilità rispetto al II trimestre 2015 (+0,0%).
L’ottimo risultato messo a frutto dal comparto dei mezzi di trasporto è derivato da crescite registrate sia dalla produzione di autoveicoli (+3,3%) sia da quella, più sostenuta, dei componenti autoveicolari (+7,0%). Una sostanziale stazionarietà ha caratterizzato, invece, il comparto dell’aerospazio.

La crescita della produzione industriale è stata il frutto di andamenti positivi manifestati in quasi tutte le province.
Fa eccezione il Verbano Cusio Ossola che, dopo i dati incoraggianti realizzati nell’ultimo trimestre del 2015, ha subìto, nel periodo aprile-giugno 2016 una battuta d’arresto (-2,9%).
Il Piemonte meridionale ha evidenziato l’incremento produttivo di maggior entità nell’alessandrino (+4,3%), a cui si accompagnano le variazioni positive realizzate da Cuneo (+1,2%) e Asti (+0,2%). Il capoluogo regionale ha vissuto un incremento della produzione manifatturiera dell’1,3%, risultato analogo a quello manifestato nel I trimestre dell’anno e di poco inferiore rispetto alla media piemontese del trimestre. Nel nord-est, infine, è stata Vercelli a realizzare la performance migliore (+4,3%), seguita dal buon risultato di Novara (+1,6%) e Biella (+1,4%).